Oggi partiamo seguendo un itinerario fatato tra i borghi dipinti della Basilicata: Satriano di Lucania, Sant’Angelo Le Fratte, Stigliano… Ogni luogo ha una sua propria anima che i muri raccontano. Proviamo a conoscerli tutti.
Leggi gli articoli di oggi:
- Street art a Matera
- L’itinerario dei borghi dipinti
- Satriano di Lucania, il paese dei murales
- I muri onirici di Satriano di Lucania
- 10 cose da fare a Stigliano
La street art in Basilicata fiorisce ovunque: tra i muri sbrecciati di vecchie case, sulle facciate dipinte e ingentilite da graziosi contrappunti fioriti a Sant’Angelo le Fratte o a San Chirico Raparo, fino alle zone commerciali del mercato ortofrutticolo di Matera.
Da una parte all’altra della regione, è un crescendo di sensazioni ed emozioni colorate che vibrano sulle pareti pubbliche mentre gli abitanti di borghi e paesi fanno a gara per poter sfoggiare le opere d’arte più belle sui muri delle proprie abitazioni.
Oggi, partiamo in un viaggio non scontato sulle strade della street art lucana. È un’opportunità di riscatto per intere comunità e per la bellezza è un’occasione di “conquistare il mondo”.
RACCONTI MATERANI DELLA STREET ART
Street art e Matera? Sembra un binomio impossibile, invece, anche qui alcune delle migliori firme dell’arte contemporanea urbana si fronteggiano a suon di creatività, senso e bellezza.
La Città dei Sassi è nota soprattutto per la sua storia antichissima. Nelle chiese rupestri, le immagini e le icone ci ammaliano con una forza lucente e mistica. Ed è un’emozione incredibile!
Ma esiste anche una Matera moderna, meta di appassionati della urban art, in cui i muri freddi e impersonali delle palazzine si trasformano, partecipando a giochi alchemici sotto la spinta del talento artistico di autori come Jorit o Ligama. Paesaggi cementificati diventano, così, opere d’arte generose, democratiche e cariche di un senso che, a volte, l’arte contemporanea barricata nelle sale dei musei non sempre riesce ad affermare. Continua a leggere qui.
L’ITINERARIO DEI BORGHI DIPINTI IN BASILICATA
La rappresentazione della propria storia attraverso la pittura muraria ha radici antichissime. Nella versione più contemporanea, questo fenomeno si è tradotto in un desiderio di affermazione e comunicazione, nella volontà di usare gli spazi pubblici per la fruizione culturale e, perché no, in attrazione turistica.
Questa espressione artistica ha attecchito con particolare vigore nei borghi della valle del Melandro, al confine con la Campania: Satriano di Lucania, Sant’Angelo le Fratte, Savoia di Lucania si trovano proprio sulla frontiera con il Cilento e il Vallo di Diano, facenti parte della regione storica della Lucania. Piccoli villaggi contadini immersi nella natura, dove i cicli della terra si ripetono immutati, sono diventati protagonisti di un progetto grazie al quale, negli ultimi 30 anni, sono state realizzate oltre 450 opere tra murales, sculture e lavori di ceramica. A questi comuni si è aggiunto, più recentemente, Vietri di Potenza, che produce olio di qualità eccellente. Satriano, paese d’origine del pittore cinquecentesco Pietrafesa, ha iniziato negli anni ’80 a trasformare i muri anonimi delle case in rappresentazioni della propria gente, tra sacro e profano, colorati racconti di fatica, miti e leggende. Continua a legegre qui.
COME IN UN SOGNO: I MURI DI SATRIANO DI LUCANIA ALLA CONQUISTA DEI SOCIAL
Satriano di Lucania è famosa per i suoi muri: eleganti e colorati non si limitano a sorreggere le abitazioni e le vite delle persone che le abitano ma raccontano storie avvincenti che hanno l’odore del vino e della campagna; della compagnia e del sogno.
Scopriamoli in alcuni post piuttosto interessanti come quello pubblicato sulla pagina Facebook di “Itália, Uma Paixão Eterna”. Il titolo di quest’opera potrebbe essere “dove vanno i nostri padri”, tra emigrazione, paura, coraggio e voglia di ritornare. Vuoi vederla? Clicca qui!
STIGLIANO, 10 COSE IMPERDIBILI DA FARE ASSOLUTAMENTE
Il borgo di Stigliano sembra aggrapparsi sul Monte Serra, dove sorge a quasi 1.000 metri di altitudine per ospitare i suoi circa 4.000 abitanti. Limite estremo dell’area dei calanchi e a un passo dal Parco Regionale di Gallipoli Cognato e Piccole Dolomiti Lucane, è particolarmente rinomato per il suo colorato carnevale e per prodotti gastronomici come la pasta e il pistacchio. Continua a leggere a questo link.