A cavallo tra il 1800 e il 1900 sono tantissimi i lucani emigrati altrove, a cercar fortuna. Molti andarono in America. Conosci alcune delle loro storie? Oggi andiamo a scoprirne alcune come quella di Felicia Muscio e di Cilibrizzi. Chi sono? Scoprilo nella cover di oggi.
Ecco gli articoli di oggi:
- I più famosi emigranti lucani, chi sono e da dove sono partiti
- Il Museo dell’Emigrazione Lucana
- Felicia Muscio, da Oppido a Iquique a dorso di mulo
- Palazzo Margherita, hotel di lusso della famiglia Coppola in Basilicata
Tra la fine dl 1800 e la prima parte del 1900 La Basilicata è stata una terra di emigrazione. Quasi tutte le famiglie lucane, infatti, contano nel proprio albero genealogico almeno un parente o un nonno partito verso l’America o altra nazione europea.
Il ritorno non era contemplato quasi mai.
In quel periodo, gli espatri furono oltre 18 000 e intere famiglie subirono la lacerazione imposta dalle partenze provocate da una feroce miseria.
A dorso di mulo, su treni scomodi e in cui si rischiava persino di rimanere intossicati dai fumi . E poi, in nave. Persone che, spesso, non avevano mai neppure visto il mare si ritrovavano catapultate nell’oceano, a condividere umori e paure con mille altri.
Viaggi in cui l’unico appiglio era la speranza e la scommessa per una buona sorte. Oggi, dedichiamo la nostra copertina quotidiana di Wayglo alla Basilicata delle origini, quella che ha fatto la storia e a cui siamo tutti debitori e debitrici.
FELICIA MUSCIO, LA MAMMA DEI MIGRANTI
Come non partire da Felicia Muscio, soprannominata la “mamma dei migranti” che fece un viaggio lunghissimo da Oppido Lucano a Iquique e la cui storia ci commuove e ci inorgoglisce ancora per il coraggio e la forza.
IL MUSEO DELL’EMIGRAZIONE LUCANA A LAGOPESOLE
Una possibilità concreta di addentrarci negli stati d’animo di quanti furono costeretti a lasciare la propria terra, possiamo riviverla all’interno del bel Museo dell’emigrazione lucana al Castello di Lagopesole. Qui, possiamo imbarcarci con i nostri padri e le nostri madri sui transatlantici, ascoltando le loro voci. Il museo è un piccolo spazio multimediale che è un vero e proprio gioiello. Purtroppo, il Castello è temporaneamente chiuso al pubblico, ma ci auguriamo che riapra molto presto con tutti i suoi tesori. Nell’attesa che accada, scopriamo qui il museo dell’emigrazione lucana.
L’ITINERARIO SUELLE TRACCE DEI MIGRANTI LUCANI
Ma chi sono e da dove sono partiti i più famosi migranti lucani? Inseguiamoli in un viaggio entusiasmante tra Sasso di Castalda, Castelmezzano, Anzi, Trivigno… Troveremo spiriti sognatori e coraggiosi le cui avventure non vogliamo smettere di raccontare. Come quella di Leonardo Coviello (o Leonard Covello): un famoso pedagogista in lotta per l’integrazione dei figli dei migranti negli Stati Uniti. Uomo sensibile e colto, emigrò con la sua famiglia a New York da Avigliano.
LA FAMIGLIA COPPOLA ANDATA… E RITORNO A IRSINA, CON PALAZZO MARGHERITA
Infine, scopriamo i fasti della famiglia Coppola, emigrata da Bernalda verso gli Usa per diventare di casa a Hollywood. Ma le radici hanno sempre un fascino molto particolare e tirano sempre indietro. Forse è questo il motivo che ha spinto Francis Ford Coppola a dare vita al lussuoso Palazzo Margherita: un albergo di lusso in cui gli ospiti possono sentirsi attori e attrici da Oscar.