Hai la passione per i borghi abbandonati? In Basilicata ce ne sono moltissimi e tutti sono affascinanti e velati di magia. Per conoscerli al meglio, leggi i percorsi e i suggerimenti di oggi: insieme a WayGlo i borghi fantasma lucani non avranno (quasi) più segreti. Parti con noi tra Craco, Maratea Vecchia, la “Città dell’Utopia” e molti altri.
Leggi gli articoli di oggi:
- La Lucania dei paesi fantasma
- Craco, il borgo fantasma
- Montedoro, un film sull’anima di Craco
- Le Rovine di Maratea Vecchia
Percorriamo le strade dei borghi fantasma in Basilicata! Sono Craco – il più famoso di tutti – Alianello, Campomaggiore vecchio e persino Romagnano al Monte, che si trova per un soffio in Campania ma è attaccato alla Lucania, affacciato orgogliosamente, con il suo carico di ricordi, sul paesaggio selvaggio delle Gole del Platano.
La prima cosa che notiamo è l’odore misto di terra, erbe, legno e pietra; poi vediamo la vegetazione che s’intreccia alle case mute come la trama di un tessuto prezioso e pregiato che serra le memorie di chi non c’è più mentre un’insegna sbiadita del telefono ci guarda tenacemente dal muro a cui è aggrappata.
Apriamo a fatica una porta. Cigola rumorosamente, roteando su cardini arrugginiti. Dall’altra parte, c’è la nostalgia per qualcosa e qualcuno che possiamo solo supporre. Sul pavimento, ci ammiccano schegge d’intonaco variopinto, mentre vecchie scaffalature sconnesse mostrano tazzine o vecchi calendari appesi. Talvolta, ci sorprendono quaderni di scuola elementare e ritagli di giornali che non osiamo toccare perché – diciamo a noi stessi, mentendo – si sgretolerebbero tra le nostre dita. In realtà, ci frena uno strano pudore ostinato: come se tutti gli oggetti, qui dentro, fossero in attesa; in attesa del ritorno degli antichi proprietari e delle loro voci.
Richiudiamo le porte uscendo quasi in punta di piedi dalle abitazioni. Lo facciamo senza far rumore, con il cuore che batte all’impazzata come fossimo ladri di istanti e di vite altrui rubate dal tempo.
In quelle strade abbandonate cerchiamo le ombre degli abitanti che, per frane, terremoti o anche solo per lavoro, sono andati via da questi paesi dimenticando pezzi di loro stessi e che cerchiamo rispettosamente di raccogliere in questo tour emotivamente intenso, come fossero frammenti di un puzzle inedito.
I paesi fantasma della Lucania conservano un fascino unico, in cui il tempo sembra essersi fermato al momento del loro abbandono. Come accade non distante da Venosa, dove sorge il borgo di Sanzanello. Le sue origini risalgono almeno al periodo romano, ma il villaggio rurale è sorto sui resti di rovine di epoca medioevale, ed è stato crocevia di numerosi tratturi e sentieri, tra cui la via Appia antica. Anche Alianello con le sue stanze vuote è un borgo incredibilmente suggestivo e suggerisce emozioni acuite dal paesaggio lunare e quasi desertico che lo circonda.
Il paese abbandonato più famoso della Basilicata è certamente Craco, che si può nuovamente visitare dopo due anni in cui i tour erano stati interrotti. Gli abitanti lo lasciarono progressivamente, a ondate, a partire dal 1963. Nel tempo, il suo fascino magnetico si è accresciuto ed è diventato uno dei paesi fantasma più fotografati e amati di sempre. Le case vuote ancora ci guardano, con l’ansia del racconto, gemendo attraverso i cardini scomposti in attesa che ci decidiamo a varcare quelle soglie. In un sentimento struggente.
Non stupisce, quindi, che Craco continui ad attirare l’interesse dei registi che lo hanno eletto a set ideale per molti film, realistici od onirici, come “Montedoro”, una pellicola sull’anima di questo posto incantato.
Alcuni abitanti di Craco raccontano che in origine il paese si chiamasse “Montedoro” per la sua posizione collinare e per l’abbondanza delle messi che biondeggiano nei campi intorno durante il periodo estivo. Tuttavia, di quest’informazione non c’è traccia nei libri esistenti anche se qualcosa di quel sogno di grano permane come descrive il regista lucano Antonello Faretta che nel 2016 ha prodotto il suo primo lungometraggio per raccontare l’essenza profonda del borgo arroccato su una collina di argilla in Basilicata.
Infine, proseguiamo il nostro tour incantato nei borghi fantasma raggiungendo Maratea vecchia. Si trova sulla cima del Monte San Biagio, lo sperone di roccia sulla cui sommità svetta la statua del Cristo Redentore. Nacque probabilmente in età alto-medievale sui resti di un insediamento di età romana, abbandonato successivamente per le continue incursioni dei pirati arabi. Anche qui, voraci sensazione di vite disperse ci colgono, immersi nello scenario delle rovine che si specchiano sul mare.