di Agnese Ferri
C’è un luogo, nel cuore della Basilicata, in cui si entra come in un tempio. O una macchina del tempo, anche, capace di riportare il visitatore agli anni in cui i boschi lucani pullulavano di briganti e il cielo era pieno di falchi ammaestrati, e ci si muoveva (chi poteva permetterselo) a cavallo. È il Parco della Grancia, parco storico rurale e ambientale, ai piedi di Brindisi di Montagna e a pochi chilometri da Potenza. Il 6 luglio scorso, il Parco ha riaperto i battenti e ogni sabato fino al 21 settembre, con l’apertura speciale di ferragosto, è pronto ad accogliere chi vuole immergersi in un’esperienza unica e autentica: natura e teatro, nel finale con “La Storia Bandita”.
Uno spettacolo mozzafiato che racconta il brigantaggio in Basilicata, per la regia, quest’anno, di Gianpiero Francese, i testi sono di Oreste Lo Pomo e Gianpiero Perri. Una vicenda raccontata in chiave epica nella cornice suggestiva dell’arena naturale del Parco, ai piedi della rupe su cui sorge il Castello Fittipaldi di Brindisi di Montagna e sotto un cielo pieno di stelle, di quelli che si vedono solo in mezzo ai boschi. E sulla scena oltre 200 figuranti, per un andirivieni incessante di cavalli, uomini, buoi, danzatrici, briganti. Preparatevi a non pochi sussulti, perché la polvere da sparo non viene risparmiata; e lo spettacolo stesso è una cavalcata attraverso la storia, che trascina lo spettatore tra i boschi, nel groviglio della politica e del mito, faccia a faccia con il brigante Carmine Crocco, il generale Borges, le donne libere dai capelli lunghi lasciati a muoversi nel vento mentre corrono, sui loro cavalli, a combattere per la libertà.
Lontano dal caos, dal traffico, da suoni urbani di ogni genere, il Parco della Grancia è da vivere già dalla mattina. Addentrandosi nel querceto, si ha l’impressione di entrare in una cattedrale laica. Le chiome degli alberi secolari si richiudono sulle teste dei visitatori come una cupola capace di lasciare altrove il resto del mondo.
Eppure, molte cose accadono qui: c’è il teatro dei burattini, in un’arena naturale ricavata da una radura nel bosco. Gli spettacoli per i bambini incantano i più piccoli e divertono i genitori, come solo le storie ben raccontate sono capaci di fare.
E se udite i fischi maestosi dei falchi, non abbiate paura: è l’arte della falconeria, che nel sangue lucano si tramanda da secoli. Questi maestosi rapaci vengono addestrati da maestri falconieri che si prendono cura di loro fin da quando il loro uovo si è schiuso. Ammirare i loro voli nei cieli lucani e l’intelligenza profonda di questi animali è un’esperienza da non perdere, e in questa cornice diventa ancora più suggestiva. Durante il giorno, sono previste visite guidate nell’area dedicata ai falchi, mentre nel pomeriggio c’è lo spettacolo di falconeria.
Le escursioni di Nordic Walking, previste nel corso delle giornate di apertura, consentono di esplorare ogni angolo del Parco a passo lento e in sicurezza. Si ha l’occasione, così, di scoprirne i segreti più affascinanti.
Stare in mezzo alla natura mette fame, si sa: l’ampia e attrezzata area food offre sapori della tradizione, dai panini con i caciocavallo e la salsiccia lucana, alle lumache fritte, o alla ristorazione più tradizionale.
Scopri di più su Brindisi di Montagna con Wayglo:
- 10 cose da fare e da vedere a Brindisi di Montagna
- Video: Brindisi di Montagna, il paese nel cuore della Grancia
- Brindisi di Montagna: stradine medievali e panorami sulla storia (fotogallery)