Leggi gli articoli di oggi:
- I luoghi di Rocco Scotellaro su Instagram
- Le Tavole Palatine, la scuola di Pitagora e l’armonia dei numeri
- Il borgo di Irsina, che affonda le radici nel periodo greco e romano
- Accettura 10 cose da fare e da vedere
- La Colonia confinaria di Bosco Salice a Marconia e la lotta per la libertà
Sabato 25 e domenica 26 marzo si terranno le Giornate FAI di primavera. Decine e decine di siti normalmente inaccessibili saranno visitabili anche in Basilicata.
Le porte chiuse si apriranno su straordinarie meraviglie e sui misteri di personaggi leggendari. Da Grassano, a Irsina, a Tricarico, passando per Matera e Potenza gli usci dello splendore lucano riveleranno la nostra storia con l’aiuto di volontari e di ragazzi e ragazze delle scuole che ci trasmetteranno tutta la loro passione per il territorio.
Malconce serrature non saranno più d’ostacolo alla nostra sete di conoscenza e di meraviglia.
Scegliamo di perderci in uno dei tanti siti inaspettati, nascosti dietro porte che, fino ad oggi, non abbiamo mai potuto aprire.
E godiamoci il viaggio!
Qui l’elenco di tutti i siti aperti il 25 e il 26 marzo.
Il 19 aprile 2023 si celebreranno i 100 anni dalla nascita del poeta della libertà contadina Rocco Scotellaro. Per celebrarlo, Tricarico apre le porte ai luoghi del grande intellettuale del 1900 con visite che, tra sabato 25 e domenica 26 marzo, si muoveranno agilmente tra le vie del bel borgo in provincia di Matera in un turbinio di poesia, attivismo e anelito disperato al perseguimento dei diritti per le comunità. Per immetterci nella dimensione magica di Scotellaro, facciamo un tour tra i luoghi del poeta attraverso un racconto per immagini su Instagram.
Le Tavole Palatine a Metaponto sono uno dei luoghi in cui gli studenti delle scuole e i volontari del Fai si muoveranno per far comprendere meglio la storia e il senso di meraviglia che ci pervade osservando queste colonne in cui l’armonia dei numeri e del sacro si dibattano in una frenetica danza orchestrata da uno dei più grandi filosofi e matematici di tutti i tempi, Pitagora.
Irsina affonda le radici nel periodo greco e romano. Tra le sue strade si celano i pittoreschi bottini, lunghi cunicoli usati nel Medioevo per canalizzare l’acqua, ancora oggi convogliata nella fontana settecentesca nota come “le 12 fontane”. Oggi le gallerie sono percorribili e visitabili su prenotazione: un modo suggestivo di scoprire i segreti del paese sotterraneo. Il più celebre è il Bottino di Contrada Fontana, percorso affascinante composto da una galleria principale e tre tunnel lunghi e stretti.
Tra lussureggianti alberi da frutto, agrumeti e uliveti a profusione e quasi al crocevia delle arterie che collegano i centri urbani più importanti della costa ionica lucana, sorge la colonia confinaria di Bosco Salice, in località Tinchi, oggi più nota come Centro Agricolo frazione di Pisticci. Si tratta di un campo di concentramento e di lavoro fascista.