Leggi gli articoli di oggi:
- “Chi ha rubato l’anno nuovo?” il teatro dei bambini a Rionero
- Orangery retreat, un luogo da sogno nel cuore della Rabatana di Tursi
- Il regalo per la Befana: Torta di pane e pistacchi
- Fantasia, nutrimento dell’infanzia nei volti dei bambini
La magia delle feste è racchiusa in un albero e in un presepe che, tra pochi giorni, disferemo. Il 6 gennaio torneremo pigramente alla normalità, un gesto dopo l’altro. Lo faremo arricciando le lucine in modo che siano pronte, tra un anno, quando tutto ricomincerà. Riporremo nella scatola i personaggi del presepio. Con cura conserveremo pezzi di sughero e corteccia, qualche frammento sfilacciato di muschio e le palline. Per ultimo, toglieremo l’albero di Natale. Già solo l’idea ci riempie di tristezza. Eppure, c’è qualcosa che possiamo fare per godere a pieno questi ultimi giorni di festa: aspettare la Befana, preparandoci al meglio.
Come?
Usando la fantasia
Lasciamo perdere telefonini, playstation e tablet: nutriamo i più piccoli con l’immaginazione. Introduciamoli nel mondo del sogno, nello stesso modo in cui accadeva per i nostri nonni che rivediamo, con nostalgia, ancora bambini in vecchie foto ingiallite nel volume “Come eravamo – Potenza” di Typmedia editore.
Poi, prendiamo ancora per mano i bambini e le bambine e lasciamoci condurre a teatro: ci divertiremo insieme a loro vedendo sul palco, a Rionero, la messa in scena di “Chi ha rubato l’anno nuovo?”. Sarà solo il primo appuntamento di alcune matiné indimenticabili per i piccoli della scuola primaria che ci porteranno, sognando, fino a primavera.
Il gioco e l’immaginazione sono indispensabili anche da adulti, e perderemmo qualcosa di molto importante se lo dimenticassimo. Per questo, perché non approfittarne per fare un regalo (in anticipo) alla Befana? Lo sappiamo che la nonnina sulla scopa è golosa: ce lo testimoniano da sempre i suoi doni e i suoi denti rotti. Impastiamo un dolce morbido, povero ma buonissimo: la torta di pane e pistacchi. Facciamolo “per lei” e lasciamo il dessert sul tavolo accanto all’albero, nella notte dell’Epifania. Forse, qualcosa accadrà.
Infine, partiamo alla ricerca di un posto accogliente e caldo dove poter posizionare la nostra calza come nella migliore delle tradizioni: su un bel camino scoppiettante. Sarà possibile farlo a Tursi, ad esempio, all’Orangery Retreat, luogo immerso nella Rabatana antica, tra sentori di zagare e di arance.