Leggi gli articoli di oggi:
- Sasso di Castalda, borgo a un passo dalla luna
- Ravioli con crema di caciocavallo podolico
- Una masseria di montagna chic, il Mulino Iannarelli
- 10 cose da fare ad Abriola
Ci sono modi piuttosto ordinari per festeggiare l’arrivo dell’anno nuovo, e altri che, invece, possono indurre sensazioni e riflessioni del tutto inaspettate aiutandoci a guardare meglio in ciò che vogliamo davvero diventare. Sono quelli che ci consentono di trovare la meraviglia attorno a noi, di cercare le novità e le differenze rispetto al quotidiano e che ci fanno confrontare con persone diverse dal solito, come quelli che ci vedono in viaggio su strade non conosciute o, finalmente, attraversate con occhi nuovi.
Partiamo, quindi, per una piccola gita “on the road” in Basilicata. La fine dell’anno che declina ci sembrerà più dolce e l’inizio di quello che sta per arrivare più fremente di possibilità. Purché si sia a stretto contatto con la natura. Tra Sasso di Castalda, Abriola e le alture sacre e scoscese del Pollino.
Una delle mete più interessanti per una gita di capodanno è Sasso di Castalda, con la sua feroce varietà di scenari e di sentieri sa ammaliarci. E potremo anche chiudere gli occhi immaginandoci come astronauti lanciati sulla luna, sul ponte tibetano più lungo e tra i più suggestivi d’Europa in cui sentiremo forte l’abbraccio della natura.
Quando qualche fiocco sopraggiunge ad imbiancare boschi e piste, Abriola ci accoglie sorridente come una mamma cullandoci tra le sue promesse di quieto movimento. E ci ruba il cuore, con i volti delle persone che incontriamo per strada e con cui ci fermiamo a parlare come fosse la cosa più naturale del mondo, intrattenersi con chi non abbiamo mai visto prima, ridendo e ringraziando la vita per tutta questa bellezza.
Ci fermiamo a mangiare al ristorante rifugio Chin up – Nido del falco: ci sorprende sempre l’allegria con cui siamo accolti, quasi come fossimo amici di vecchia data dei gestori.
Ci riposiamo, la sera, nella pace dei monti a Mulino Iannarelli. Con un po’ di fortuna potrebbero sorprenderci tetti di stelle a cui non siamo più abituati, frastornati dalle luci asfittiche delle nostre città che fanno di tutto per nasconderci l’infinito che si dilata, pulsante e vivo, sopra le nostre teste. Regalandoci i buoni auspici del cosmo in cui siamo immersi.