- I Paesi fantasma: il viaggio nei luoghi dell’abbandono
- Craco, il paese fantasma
- Le rovine di Maratea vecchia
- Il fascino della Basilicata tra incompiutezza e abbandono
Nei paesi fantasma, il vento che passa tra le case risuona in modo diverso. Non si accende di rumori nuovi e crescenti, come nei posti ancora abitati, ma ripete sempre la stessa delicata e monotona sinfonia. Le vecchie strade di questi paesi sono gonfie delle ombre di ciò che è stato e attraversarle, in Basilicata, ci riempie di una malinconia travolgente.
Oggi, attraversiamo Craco, Alianello, Campomaggiore vecchia… Lo facciamo seguendo un itinerario dell’abbandono sulle tracce delle località fantasma più interessanti della Basilicata.
È difficile rimanere indifferenti in questo viaggio (qui il link all’articolo). Visitando questi luoghi dimenticati non possiamo evitare di metterci in ascolto, nella speranza di cogliere voci di un tempo dimenticato.
Forse perché privati della loro originaria funzione, i cardini delle porte appese o i battenti delle finestre sono più belli che mai, con una fierezza che pare accresciuta dal tempo. Persi nel paesaggio, questi borghi ci sembrano quasi sublimi.
Sfogliare le immagini di Craco (che potete trovare qui) è come fare un salto a ritroso nel tempo, tra i muri sbrecciati e gli occhi senza vetri delle case nel paesaggio brullo dei calanchi.
A Maratea vecchia, invece, si sentono l’odore e la brezza del mare. Questo abitato nacque in periodo alto-medievale sui resti di un insediamento di età romana, abbandonato per le continue incursioni dei pirati arabi. Le piante e gli arbusti hanno avviluppato gli antichi edifici. Possiamo “visitarlo” in ogni momento nel racconto per immagini che trovate qui.
Infine, proseguiamo il nostro itinerario nei luoghi abbandonati con alcuni scatti pubblicati sui social. La mole della torre di Satriano ci accoglie festosa, tra altri posti incantanti, come Chiesa Diruta a Grottole e l’Incompiuta di Venosa (qui per l’articolo).