La Repubblica contadina e antifascista di Maschito
Pino Oliva e l’incanto di Matera che prende vita anche nei fumetti
Nicola Panevino, la storia di un partigiano lucano
Il Palazzo della Milizia e il settembre nero della strage di Matera
I papaveri già rosseggiano nelle campagne della Basilicata. Si prendono tutto lo spazio che possono, anche nei posti più improbabili: nel cespuglietto verde al fianco del marciapiede o nel mucchietto d’erba tra il traffico veicolare. Questi fiori rossi sono liberi: se colti, appassiscono in un momento. Si spingono fuori dal terreno impreziosendo lo scenario della chiesa di Sanzanello, a Venosa; danno voce alle case mute di Craco e regalano un sorriso rosso ai Sassi di Matera. Come un messaggio in codice della natura in grado di rinnovare, ogni anno, la memoria storica del 25 aprile.
La Basilicata è stata spesso considerata marginale nella lotta al nazifascismo, ma è un errore: ci sono molti lucani, infatti, uomini e donne, che hanno contribuito attivamente alla resistenza. Sono scrittori e poeti come Rocco Scottellaro; giornalisti come Giuseppe Chiummento, studenti come i fratelli Salinari, semplici bibliotecarie come Teresa Motta o magistrati come Nicola Panevino massacrato il 23 marzo del 1945 dai nazisti.
Quest’uomo, originario di Carbone, è stato il presidente del CNL di Savona, il comitato di liberazione nazionale, e ha dato vita a una delle prime formazioni partigiane del savonese. La sua storia è da ricordare. Com’è da ricordare la Repubblica contadina e antifascista di Maschito. Un’epopea scritta da Domenico Bochicchio, un agricoltore analfabeta che sapeva esattamente cosa era necessario fare: restituire dignità ai piccoli produttori agricoli contro le regole del latifondismo e opporsi al regime fascista. Un esperimento memorabile, una repubblica splendida, durata solo 20 giorni ma capace di germinare a lungo.
A Matera, tra via Lucana e via Cappuccini, invece, c’è il Monumento della Milizia. Qui, sorgeva il Palazzo della Milizia. Fu teatro di una strage il 21 settembre 1943. Una tragedia operata dai nazisti di cui parla anche il pittore e illustratore Pino Oliva in un fumetto dedicato alla resistenza materana che valse alla città dei Sassi la medaglia d’argento al valore.
Proprio quest’autore ci parla della Basilicata, in un’intervista breve e intensa, e ci spiega perché venire – e restare – in Lucania.
Buona festa della liberazione da Wayglo! A tutti e tutte.