Vuoi conoscere la Basilicata più onirica? Parti con WayGlo: scopriremo preti volanti e rocca antropomorfe dagli strani poteri; le vie del Graal e dei Templari tra elucubrazioni matematiche
Leggi gli articoli di oggi:
- I chierici volanti,tra tempeste e raccolti perduti
- Sulle strade dei templari in Basilicata
- La rocca del cappello
- Sopra un cielo a comando, viaggio onirico della Basilicata della scienza
La Basilicata non è una regione come le altre: intesse trame di racconti incantati che invadono il territorio. Il magico e l’onirico si mescolano creando fascinazioni degne delle più famose fattucchiere decantate dalla cosmogonia popolare.
Miti apotropaici riecheggiano tra le rovine di antiche dimore e di templi ma risuonano con forza anche nei misteriosi cammini che risalgono, come esili alchimie di terra ed erba, sui fianchi di un colle o di una montagna appuntita.
Oggi partiamo per un viaggio diverso e sublimiamo la realtà con l’immaginazione e con l’arguzia del pensiero, tra preti volanti, strade di Templari ed elucubrazioni matematiche.
L’ITINERARIO SULLE STRADE DEI TEMPLARI, ALLA RICERCA DEL SACRO GRAAL
Sono in molti a ritenere che questa regione nasconda alcuni dei segreti legati al Graal, la Reliquia legata a doppio filo ai templari.
Sul suolo lucano, in effetti, sono impressi misteri che non sono ancora stati pienamente compresi e che possono facilmente alimentare il mito. Le loro strade si dipanano tra Forenza, Acerenza, Venosa, Castelmezzano, Vaglio e Lagopesole. Mettiamoci in viaggio su questo itinerario stupefacente cliccando qui.
LA ROCCA DEL CAPPELLO E I SUOI MISTERI
La Rocca del Cappello è un monolite colossale di oltre 10 metri. Le sue fattezze sembrano umane. Sulla sommità, in epoca preistorica i gruppi umani vi si raccoglievano intorno, nei pressi di Albano di Lucania, borgo magico che osserva la natura intorno dallo sperone roccioso su cui sorge, a quasi 900 metri di altitudine.
Da lassù, nello scenario tagliante delle Dolomiti Lucane, il paese osserva da secoli molte delle cose che accadono. E le custodisce.
Varchi verso dimensioni incantate sembrano aprirsi ovunque, qui specie lungo il “sentiero rituale” che s’imbocca dalla curva del Monticello. Clicca qui per saperne di più.
INCANTESIMI, PIOGGE E CHIERICI VOLANTI A VIGGIANO
«Monaco saglie, monaco scinne”. Si tratta di un’antica formula magica che si racconta fosse recitata a Viggiano, il paese dell’arpa e della Madonna Nera. Con questa frase si racconta che i monaci potessero sollevarsi nell’aria scatenando furiose tempeste con cui distruggevano i raccolti di quanti si rifiutavano di pagare le decime. Una volta, però, questa maledizione si abbatté anche sul campo di una giovane: aveva osato rifiutare le avances del prete. Ma la giustizia trovò comunque il modo di farsi largo e di prendere il sopravvento ponendo fine a questa sventura…
LA POESIA DELLA MATEMATICA NEL LIBRO “SOPRA UN CIELO A COMANDO”
“I numeri regnano sull’universo” – diceva Pitagora – e, ovunque, si fanno largo nello spazio. La loro forza esatta è nelle inattese proporzioni auree che cogliamo nei disegni della natura, tra gli abbracci dei rami nei boschi, tra le conchiglie, tra i voli a spirale dei rapaci a caccia. E c’è qualcosa di profondamente poetico e romantico in loro. Questa è la sensazione che prorompe tra le pagine del libro che ci accompagna in questo viaggio dal titolo “Sopra un cielo a comando”, scritto da Pierluigi Argoneto. Le domande e le curiosità universali che ci folgorano alla luce delle stelle ci portano a spasso nel tempo e nella storia, in un gioco analitico in cui le connessioni e le possibilità possono essere infinite, come gli astri, i sogni e i corpi celesti.