Ti piace stare con il naso all’insù sognando di vagare tra gli astri? Oggi partiamo per un viaggio “stellare” in cui saremo liberi di librarci nel cosmo: saremo al Centro Geodesia di Matera, all’Osservatorio astronomico di Anzi e troveremo 5 posti in cui dare sfogo al nostro desiderio d’infinito. Per saperne di più non ti resta che continua a leggere!
Leggi gli articoli di oggi:
- 5 posti per vedere le stelle in Basilicata
- Osservatorio astronomico Anzi
- Ponte alla luna, un viaggio nell’infinito a Sasso di Castalda
- Nasce il centro Geodesia
- Atmosfera bubble glamping nei boschi di Satriano di Lucania
Che bello che è starsene con il naso all’insù a guardare il cielo! Le riflessioni si allontanano dalle minuzie quotidiane per allargarsi come galassie in espansione in un anelito d’infinito, mentre quasi ogni cosa, intorno a noi, si mostra da un’angolatura improvvisamente diversa e forse più semplice.
Ci sentiamo più lievi e insieme più forti, come creta, mentre osserviamo le stelle: i confini geografici diventano orpelli inutili da lassù. Ritroviamo voci di filosofi lasciati sui banchi di scuola e sorrisi che ci hanno pungolato e accarezzato, tanto tempo fa.
Gli astri e i pianeti con la loro meccanica celeste e imperturbabile finiscono col parlarci di noi stessi e quel qualcosa di opprimente che nascondiamo dentro di noi finalmente si affievolisce.
Partiamo alla scoperta dei cieli notturni in Basilicata: potremo vivere infinite esperienze ed anche, se ne abbiamo voglia, dormire tra i boschi all’interno di una cupola di vetro che ci fa toccare lo spazio nel Bubble Glamping di Satriano di Lucania.
Partiamo, noi indomiti viaggiatori, in questo viaggio nella Basilicata stellare!
Cominciamo andando alla ricerca di 5 posti favolosi per perdersi nella volta celeste e, magari, vedere delle stelle cadenti (visibili durante tutto l’anno, non solo a San Lorenzo), messaggeri dei nostri desideri più profondi.
Parchi, boschi, osservatori… ogni luogo lucano potenzialmente è perfetto per scrutare la volta celeste, purché sia rispettata una sola regola: l’assenza di inquinamento luminoso!
La campagna lucana, ad esempio, con i suoi incontaminati terreni lontani dalle luci delle città offre degli scenari degni di un celebre dipinto di Van Gogh, “la notte stellata”.
Le campagne nel territorio di Avigliano, nel potentino, sono scelte ogni anno da decine di abitanti delle zone limitrofe per ammirare i cieli tersi e carichi si stelle… Mentre, nel materano è lo scenario lunare dei Calanchi a offrire i posti migliori per osservare la volta celeste.
Il Planetario Osservatorio Astronomico di Anzi è una struttura attrezzata per l’osservazione della volta celeste situata sulla vetta del Monte Siri, in provincia di Potenza. Inaugurato nel 2008, il planetario fa parte di un percorso storico transnazionale, in un circuito composto da otto Paesi dell’Europa Sud-Orientale.
La particolare cupola a specchio, dal diametro di 12 metri, consente, anche grazie alla sua posizione unica, di osservare il firmamento nella sua totalità, senza inquinamento luminoso. Qui si riflette il mondo terrestre, ma si lancia anche lo sguardo verso l’infinito.
L’osservatorio possiede uno dei telescopi riflettori più potenti del Sud Italia, in grado di osservare molteplici oggetti celesti. La struttura è gestita da un gruppo di esperti qualificati riconosciuti dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Continua a leggere qui.
Un altro dei luoghi più iconici in cui imparare e vedere molto, poi, è anche il Centro di Geodesia Spaziale, inaugurato nel “lontano” 1983 e, da allora, sempre in prima fila per le osservazioni dello spazio.
Dedicata all’astronomo Giuseppe Colombo e ubicata sulla Murgia, a circa 10 chilometri dal centro, la struttura nasce da un’intesa tra la Regione Basilicata, il Piano Spaziale Nazionale del CNR e della NASA.
Osservare il pianeta Terra attraverso tecnologie spaziali avanzate, geodesia spaziale (che si occupa della misura, rappresentazione, il campo gravitazionale e fenomeni geodinamici della terra) e rilevazioni remote è lo scopo principale del centro. In più si occupa di metodi d’osservazione ad alta tecnologia. Scopri di più qui.
Infine, dedichiamoci a un salto lungo 300 metri e alto oltre 100 metri sul Ponte alla Luna, il più lungo d’Europa dopo quello di Castelsaraceno (che vanta il primato mondiale). Si trova a Sasso di Castalda. Il suo nome è un omaggio a Rocco Petrone che ha guidato la missione sulla Luna dell’Apollo 11.
È stato un ingegnere visionario della Nasa, originario di Sasso di Castalda. Era il 1969. Il suo conto alla rovescia ha tenuto con il fiato sospeso il mondo intero.