LEGGI gli articoli di oggi:
- Un po’ di Lucania nel sangue di Vivaldi
- Un lucano sul Titanic, una storia che ancora vive
- Apollo 11: è il lucano Rocco Petrone a lanciare la missione
- I più famosi lucani nel mondo: chi sono e da dove sono partitri
- Ponte alla luna, un viaggio nell’infinito a Sasso di Casdtalda
La storia di un territorio è fatta di radici d’alberi che si abbracciano nel sottosuolo, di campi che si allungano all’orizzonte e si rannodano in cerchi concentrici intorno a piccole case ma anche, e soprattutto, dei pensieri e del talento delle persone che lo hanno abitato o che hanno usato questa terra come un arco da cui lanciarsi alla ricerca del proprio spazio nel mondo.
Le loro storie sono ancora conservate da qualche parte e risuonano come un’eco serena del tempo che, oggi, abbiamo voglia di riascoltare, come sinfonie dimenticate che svelano a ogni note nuovi codici da decifrare.
La musica di Vivaldi è quasi leggendaria. Frammenti delle sue “Quattro stagioni” risuonano ovunque ancora oggi e ogni volta che ci troviamo a sentire quelle note barocche non possiamo fare altro che restare deliziati ad ascoltare. Quello che non tutti sanno, però, è che il grande compositore veneziano affonda le sue origini a Pomarico, patria del nonno materno, Camillo Calicchio, un sarto emigrato dalla Basilicata per sfuggire alla peste.
Altre vicende di lucani “dimenticati”, raggiungono la nostra memoria come un’onda, incantandoci. In questi giorni, ad esempio, è tornato nelle sale il capolavoro di James Cameron “Titanic” e, quasi come 25 anni fa, sono stati moltissimi coloro i quali si sono fatti travolgere dal fascino leggendario del piroscafo più ammaliante e sfortunato di sempre. Ma la pellicola cinematografica, oltre alla vicenda (inventata) di “Jack”, non svela altre storie dei passeggeri di terza classe che avrebbero meritato almeno una citazione. Come quella di Alfonso Meo Martino, un ciabattino lucano cui era stato commissionato un lavoro importante in America. Sognava probabilmente di cambiare vita mentre saliva sulla scaletta del Titanic…
Le radici si ricompongono in un gioco di specchi che ci riguarda tutti, mentre seguiamo le tappe delle partenze dei nostri avi dalla Basilicata: da Sasso di Castalda, da Castelmezzano, da Trivigno: uomini e donne partivano con valige di cartone – e più spesso senza altro che un piccolo involto per una coperta – per raggiungere la Fortuna nascosta da qualche parte Oltreoceano. E, spesso, la trovavano e ne venivano baciati, complice anche un talento e una tenacia fuori dal comune.
Rocco Petrone è (seppure, probabilmente, a nostra insaputa), una delle voci più iconiche della Basilicata. Lo è grazie al più famoso countdown della storia: quello che portò l’equipaggio di Neil Armstrong dalla piana di Cape Canaveral direttamente sulla luna.