Leggi gli articoli di oggi:
- 10 cose da fare a Potenza
- Viaggio nell’arte del dopoguerra a Potenza
- La Villa romana di Malvaccaro, storia e arte a Potenza
- La Storia di Potenza di Typimedia Editore
Potenza è una località spesso bistrattata dai grandi percorsi turistici. Ed è un peccato, perché questa città verticale ha molti segreti che attendono di essere svelati. Non è un caso se la sua inafferrabile bellezza è guardata con sempre maggiore interesse dal mondo del cinema italiano e straniero (soprattutto da quello indiano). Il capoluogo della Basilicata ama nascondersi per poi mostrarsi in tutto il suo fascino solo a chi abbia davvero voglia di guardarla e di capirla. Per i più piccoli, salire e scendere dalle scale mobili più lunghe d’Europa è un gioco divertentissimo; mentre il museo archeologico Dinu Adamesteanu è una scoperta di storia e di bellezza a ogni passo per i più grandi. E poi, la sua storia è affascinante: percorrere via pretoria conoscendo i personaggi che l’hanno attraversata nei secoli è elettrizzante e ci riempie di orgoglio.
Il saliscendi di emozioni e di scoperte che riguardano Potenza si rivela, meraviglioso, nel libro “La storia di Potenza – dalla preistoria ai giorni nostri” di Alessandra Accardo, che leggiamo sulle strade di questo viaggio immaginifico nel capoluogo meno scontato d’Italia.
A Potenza tutto è verticale: le facciate delle palazzine, le scalinate impervie che conducono al centro storico con tenace caparbietà, le ripide salite che occorre imboccare per spostarsi a piedi da una parte all’altra. Anche le emozioni che questa città offre sono da vertigine. “Voli velocissime ed ascese velocissime” cantava Battiato e queste strofe sembrano aderire perfettamente al capoluogo lucano in cui si spazia dalla storia, all’arte, fino all’Opera. Un’iperbole di sensazioni che fluttuano, febbrili, tra le 10 cose da fare e da vedere assolutamente a Potenza. Come un giro sulle sue scale mobili, le più lunghe d’Europa, seconde solo a quelle di Tokyo. Un’emozione soprattutto per i più piccoli!
Potenza è una città sorprendente. L’arte e l’architettura del secondo dopoguerra, qui, hanno lasciato segni evidenti. Il “monumento” più rappresentativo in tal senso è offerto dal capolavoro di Sergio Musmeci che ha dato vita all’omonimo ponte che corre sopra il Basento, inaugurato nella seconda metà degli anni ’70 del 1900. Il po0nte Musmeci è diventato un caso studio d’incredibile portata: infrastruttura “non convenzionale” ha stregato chiunque con la sua capacità di coniugare leggerezza e flessibilità con la compatta compostezza del cemento.
La villa Romana di Malvaccaro è una sorpresa d’arte antica in una delle zone più moderne della città. Alte palazzine e quartieri residenziali nascondono quest’abitazione lussuosa del IV secolo che offre possibilità innumerevoli per immedesimarsi nella vita di un cittadino romano a Potentia. In particolare, sorprende il mosaico delle Tre Grazie che si trovava in un ambiente destinato a pasti sontuosi.