Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha dichiarato il 2024 anno del Turismo delle Radici. Ne sono nati, in ogni angolo d’Italia, viaggi e itinerari orientati sulla scoperta delle proprie origini, familiari e geografiche. Per il mese di novembre, scopriamo i luoghi della Basilicata e le figure lucane che raccontano una lunga storia di partenze e di ritorni, e che ancora una volta fanno nascere in noi lo stupore per i giri sorprendenti che il destino è in grado di fare.
Ecco il collage di articoli di oggi:
- I più famosi emigranti lucani, chi sono e da dove sono partiti
- Il Museo dell’Emigrazione Lucana
- Felicia Muscio, da Oppido a Iquique a dorso di mulo
- Palazzo Margherita, hotel di lusso della famiglia Coppola in Basilicata
Tra la fine dl 1800 e la prima parte del 1900 La Basilicata è stata una terra di emigrazione. Quasi tutte le famiglie lucane, infatti, contano nel proprio albero genealogico almeno un parente o un nonno partito verso l’America o altra nazione europea.
Il ritorno non era contemplato quasi mai.
In quel periodo, gli espatri furono oltre 18 000 e intere famiglie subirono la lacerazione imposta dalle partenze provocate da una feroce miseria.
A dorso di mulo, su treni scomodi e in cui si rischiava persino di rimanere intossicati dai fumi . E poi, in nave. Persone che, spesso, non avevano mai neppure visto il mare si ritrovavano catapultate nell’oceano, a condividere umori e paure con mille altri.
Viaggi in cui l’unico appiglio era la speranza e la scommessa per una buona sorte. Oggi, dedichiamo la nostra copertina quotidiana di Wayglo alla Basilicata delle origini, quella che ha fatto la storia e a cui siamo tutti debitori e debitrici.
C’imbarcheremo con i nostri padri e madri sui transatlantici nelle tempeste; ascolteremo la voce del mare e quella dei nostri compagni di viaggio raccontare le loro storie nel museo dell’emigrazione lucana di Lagopesole. Si tratta di un piccolo spazio multimediale che è un vero e proprio gioiello. Purtroppo, il Castello è temporaneamente chiuso al pubblico, ma ci auguriamo che riapra molto presto con tutti i suoi tesori. Nell’attesa che accada, scopriamo qui il museo dell’emigrazione lucana.
Ma chi sono e da dove sono partiti i più famosi migranti lucani? Inseguiamoli in un viaggio entusiasmante tra Sasso di Castalda, Castelmezzano, Anzi, Trivigno… Troveremo spiriti sognatori e coraggiosi le cui avventure non vogliamo smettere di raccontare.
Tra le tracce dei nostri migranti, poi, non possiamo non pensare anche a Felicia Muscio, “la mamma” di tutti coloro che sono costretti a spostarsi per trovare il riscatto dalla miseria. Il suo nome è un simbolo. Partì da Oppido Lucano con in braccio la sua figlioletta attraversò la cordigliera delle Ande fino a Iquique, in Cile.
Infine, scopriamo i fasti della famiglia Coppola, emigrata da Bernalda verso gli Usa, prendendoci una notte e un giorno all’interno del lussuoso Palazzo Margherita: ci sentiremo attori e attrici in un film da Oscar.