- I Laghi più belli della Basilicata
- 10 cose da fare a Nemoli
- Ottantuno, la risto-bottega a due passi dai laghi di Monticchio
- Spinoso, il borgo sul lago di pietra
Ore serene, lontano dalla ressa che affolla le spiagge ad agosto; in mezzo al verde, in un luogo in cui è possibile ascoltare il chiacchiericcio degli uccelli, provando a riconoscerne sinfonie e arguzie in volo. È il lago: è sufficiente guardarlo perché i nostri respiri si allunghino come i riflessi verdi sull’acqua, danzatori sinuosi nella luce dorata del sole.
In un crescendo di emozioni – anche in bicicletta se si è sufficientemente allenati – è possibile scoprire i bacini lacustri lucani in un itinerario che regala emozioni e molta serenità all’ombra dei boschi. Regalandoci, talvolta, anche fortuiti incontri inaspettati con piccole salamandre dagli occhiali o altri silenziosi abitanti degli specchi d’acqua del territorio.
Sui Laghi di Monticchio, dove si specchia l’Abbazia di San Michele, ci fermiamo a mangiare un boccone da Ottantuno ristobottega . Qui, non servono solo ottimi panini e focacce con prodotti del territorio e a chilometro zero, ma si offre anche l’opportunità di fare un’esperienza gustativa unica: quella legata alla cucina in “vaso cottura”, una tecnica antica che mantiene intatte tutte le proprietà degli alimenti. Proprio ciò di cui abbiamo bisogno in questo fine settimana vista lago a tutto relax.
Dalla zona del Vulture, ci spostiamo fino a Nemoli, nell’Appennino Lucano. È un borgo affascinante che sorge a pochi passi dal lago Sirino, bacino lacustre ricamato tra boschi di faggi, conifere, castagni e pioppi. Ogni tappa nel paese è un viaggio nella serenità nella pace. La gente è accogliente, i sapori buoni. I sorrisi amabili. Tra le 10 cose da fare e da vedere, qui, a Nemoli, quella che i più piccoli amano di più (e di cui continueranno a parlare per giorni…) è la visita al Micromondo, parco tematico dedicato alla geologia.
Infine, ci fermiamo al calar del sole a Spinoso, paese affacciato sul Lago di Pietra del Pertusillo, nell’Alta val d’Agri. I suoi tramonti sono lame di luce che squarciano l’orizzonte perdendosi in vampate di gioia. L’ideale per salutare i nostri bacini d’acqua dopo con tutto il trasporto e il rispetto di cui siamo capaci.