Il collage degli articoli di oggi:
- La Monachella, la figura familiare che resta impressa nel cuore
- Elena e Raperonzolo nel castello di Lagopesole
- Colobraro: da innominabile ad appuntamento fisso dell’estate lucana
- Fra streghe e feudatarie, la leggenda del Ponte della Vecchia
Qualche scongiuro recitato come un mantra al momento giusto; indice e mignolo atteggiati ad amuleti nel gesto scaramantico delle corna per evitare un’interrogazione sgradita, a scuola; leggende di fantasmi acquattati tra le mura di case e castelli che ci fanno rizzare i capelli… Quante volte, ci siamo detti: “Non è vero, ma…ci credo”?
Oggi partiamo in un itinerario sulle strade della superstizione popolare e lo facciamo partendo dal borgo “innominabile della Basilicata, Colobraro, che è riuscito a costruire, sulla sua ingiusta nomea, il “sogno di una notte a quel paese”, uno dei vettori turistici più riusciti dell’estate lucana.
A Rotondella, invece, ci fermiamo a parlare con la gente del luogo a proposito della “monachella”, uno spiritello femminile giocoso che, nel tempo, diventa quasi un membro della famiglia, al punto che – talvolta – le è dedicata anche una messa in suffragio.
Al Castello di Lagopesole, invece, cerchiamo una scultura scavata nella pietra. Ritrae una giovane e bella donna con lunghe trecce: è Petrosinella, il vero nome di Raperonzolo, ma potrebbe essere anche Elena Degli Angeli, la moglie di Manfredi di Svevia, in cui fantasma in lacrime vagherebbe ancora, di notte, nelle sale della fortezza.
Infine, ci concediamo una sosta lungo il Basento. Non l’abbiamo mai visto così affascinante da qui, sotto la SS Basentana, all’altezza dello svincolo per Campomaggiore. In questo scenario ci attrae, in particolare, un ponte. È antico. È il Ponte della Vecchia. Il suo nome evoca subito qualcosa di magico, legato a una strega che compiva riti nei suoi pressi o a una donna che nel corso d’acqua perse qualcosa di vitale e che la fece impazzire dal dolore…
È tutta una scoperta questo viaggio nell’irrazionale lucano. Fino alle radici delle nostre paure e delle nostre speranze più arcaiche.
Credit: castellodilagopesole.com