- Ferrandina
- Il Ponte di Castelsaraceno, il più lungo del mondo
- Il Cristo Redentore di Maratea
- Tricarico, città arabo-normanna
In Basilicata è possibile scoprire buona parte del pianeta restando dentro ai confini regionali. Spesso, infatti, capita che lucani in viaggio in Cappadocia, inebriati dalla bellezza dei camini delle fate, si sentano all’improvviso un po’ a casa: come se si trovassero ad Albano di Lucania, presso la rocca col cappello, invece che in Turchia. È la stessa sensazione che si prova nel villaggio berbero di Maţmāţat-al-Qadīmah (dove è stato ambientato l’episodio IV di Star Wars) in cui qualcosa ricorda Matera, città multiforme che può condurci –come fosse un variopinto tappeto magico – indifferentemente in Tunisia o nell’antica Palestina.
E potremmo continuare per ore, con le rocce di arenaria delle Dolomiti Lucane e i paesaggi da foresta nera.
In Basilicata, in una manciata di chilometri è possibile fare il giro del mondo. Persino essere catapultati a Rio De Janiero, sulla vetta del Pan di Zucchero. Per farlo è sufficiente andare a Maratea, e scaldarsi all’ombra “esotica” del Cristo redentore, meraviglia di 21,13 metri che abbraccia i lucani sulla vetta del Monte San Biagio.
A Ferrandina, invece, selve di ulive e casette bianche ci regalano un pezzo della Grecia più autentica, con sapori millenari e ricordi di epoche trascorse. Mentre nella non troppo distante Tricarico, echi arabi risuonano tra le vie del centro storico (il meglio conservato dell’intera regione) in cui ogni torre, ogni chiesa e ogni strada raccontano una storia che non vogliamo rinunciare ad ascoltare.
Se poi, ciò che più piace è un timido sentore d’Asia, eccoci accontentati: a Castelsaraceno, nell’asprezza dolce delle montagne, saremo sospesi sul ponte “tibetano” più lungo del mondo.
Un viaggio incredibile attraverso il globo, restando ben saldi in Basilicata!