- 10 cose da fare e da vedere ad Aliano
- Lucania 61, l’opera grandiosa di Levi tra commozione e riscatto
- I luoghi di Carlo Levi, viaggio nella Basilicata arcaica
- Carlo Levi al confino in Lucania, un’esperienza nella civiltà dei contadini
Carlo Levi – pittore, scrittore, politico e antifascista – non ha bisogno di presentazioni. È parte della storia e dell’immaginario collettivo italiano, in particolare del Mezzogiorno.
In particolare, della Basilicata.
Con “Cristo si è fermato a Eboli”, Levi ha impresso un cambiamento radicale nel flusso storico del 1900, accendendo una faro su questioni legate al lavoro nei campi, alla miseria, alle condizioni di vita e all’emigrazione che nella Lucania di allora non erano più procrastinabili.
Levi è un pezzo di questa regione che appartiene all’anima di ogni lucano in maniera intima. Come fosse un qualche composto passato, attraverso i pori della pelle, allo spirito individuale e collettivo di un’intera comunità, tramandatosi nel tempo. Non è un caso che Levi sia sepolto ad Aliano. La sua casa, dopotutto, è ancora qui.
“Nel mondo dei contadini non si entra senza una chiave di magía”, scriveva in “Cristo si è fermato ad Eboli”. Questa chiave lui l’ha trovata, traendone forza e immortalità.
Partiamo, oggi, per un itinerario variopinto tra i luoghi che hanno scandito la sua vita e la sua esperienza qui in Basilicata, tra Grassano, Aliano e i paesaggi volubili dei calanchi. Scopriamo il parco letterario che gli è dedicato e lasciamo che sia la sua voce a risuonare tra i vicoli e le “case con gli occhi” che ci troviamo di fronte.
Sarà un viaggio di bellezza, ma anche di formazione, e sarà entusiasmante ripercorrere i passi di questo grande intellettuale scoprendo – insieme- la Basilicata.
Quello che vediamo, lo ritroviamo – amplificato – a Matera, a palazzo Lanfranchi in un capolavoro su tela lungo venti metri: si tratta di Lucania ’61, un’opera osannata da artisti e personaggi di spicco della cultura italiana, da Calvino a Guttuso, in cui tra decina di occhi, emergono quelli gioiosi e inclini al cambiamento di Rocco Scotellaro.
È ora di fermarci nella bella Aliano: un borgo che racchiude in sé tutta la Lucania, quella Lucania che “mi pare più di ogni altro, un luogo vero, uno dei luoghi più veri del mondo. Qui ritrovo la misura delle cose. La tensione interna di questo mondo è la ragione della sua verità: in esso storia e mitologia, attualità e eternità sono coincidenti.”