Le scarpe su misura di Gianfranco Montano “made in Basilicata”
I timbri del pane di Massimo Casiello
In Vino veritas – Verde lucano e Autentica
“Made in Basilicata” significa “fatto con padronanza e con grazia”. L’artigianato lucano è considerato di alto pregio, ce lo ricordano l’arte del presepista Francesco Artese; i merletti finissimi di Latronico, a puntino ed ago, realizzati senza il telaio; o i pupi di Michele La stoppa… Potremmo continuare per ore elencando le piccole opere d’arte ad uso quotidiano prodotte nei comuni lucani.
Oggi, ci prepariamo per un itinerario straordinario. Stringeremo mani callose e ruvide: saranno meglio di bacchette magiche. Per noi, infatti, creeranno personaggi incantati e figure aggraziate a cui vorremmo assomigliare oppure tireranno fuori da un pezzo anonimo di stoffa indumenti che indosseremo come una seconda pelle, freschi come desideri realizzati. Sorgeranno in mezzo a nuvolette di polvere o d’argilla o a frammenti odorosi di legno. E, soprattutto, saranno profumati di lavoro.
Il lavoro artigiano ha infatti un odore buono che porta con sé secoli di storia e di chiacchiere intime nello spazio, a volte striminzito, di una bottega. Nel nostro viaggio, cerchiamo di cogliere tutto questo partendo da Sant’Arcangelo, nel laboratorio di Gianfranco Montano. Realizza scarpe su misura da uomo. Ha iniziato come ciabattino per poi vestire i piedi di star come Francis Ford Coppola.
In un binomio di eleganza e maestria, come sempre (leggi qui l’articolo).
Da qui, con ancora l’odore del cuoio bruno nelle narici, partiamo verso Matera alla scoperta dei timbri del pane di Massimo Casiello tra artigianato artistico e memoria storica. Ma, prima, ci fermiamo in tutte le botteghe dei Sassi, tra cucù e pupe. Ovunque è meraviglia, ovunque è la bellezza straripante del “fatto a mano”.
Poi, siamo a Calvello, nel Castello Carafa-Ruffo. È una fortezza di età normanna che ospita il Museo Multimediale della Ceramica. Un percorso tra i maestri locali, i “faenzari”. Tra vasi e piatti, giungiamo al laboratorio dove possiamo illuderci di essere artigiani noi stessi o, magari, porre le basi per diventarlo (scopri qui le 10 cose da fare a Calvello).
Ma poiché il “made in Basilicata” non è solo artigianato, ma anche enogastronomia – e noi di Wayglo, lo ammettiamo, siamo dei golosoni…- concludiamo con un abbinamento enogastronomico totalmente lucano consigliato da un sommelier potentino doc: Verde lucano e autentica (scoprilo qui).