- 10 cose da fare a Sasso di Castalda
- La giostra più lenta del mondo a San Severino Lucano
- 10 cose da fare ad Aliano
- Isabella Morra, mito leggenda e storia di una poetessa che vive ancora nel castello di Valsinni
La Basilicata è una terra dai colori sgargianti: il blu delle sue acque cristalline, il giallo del grano, il colore sfumato ma accecante dei calanchi, il verde dei boschi… Ciò che non tutti sanno è che la Lucania è anche una regione dall’arancione vivo. Sono molti i borghi lucani, infatti, fregiati della bandiera arancione, il prestigioso riconoscimento assegnato dal Touring Club Italiano ai borghi eccellenti dell’entroterra. A patto che siano rispettate alcune caratteristiche in termini di conservazione, paesaggio, natura e cultura.
Oggi, ci mettiamo sulle strade di questi borghi alla ricerca di scenari incantevoli che in ogni momento ci ricorderanno di quando, da bambini, ci sentivamo protetti e, insieme, ardimentosi, sulle spalle del nostro papà.
Iniziamo il tour a Sasso di Castalda, l’ultimo borgo lucano in ordine di tempo ad essere stato insignito del prestigioso riconoscimento.
Non siamo ancora arrivati in paese che già un vento fresco ci solletica le braccia: è il respiro vitale delle faggete millenarie attorno all’abitato a quasi 1000 metri d’altitudine. Sasso è il paese dei sentieri. Li percorriamo tutti, senza fretta, partendo dal sentiero Frassati. Poi, senza neppure sapere come, ci ritroviamo con il cuore che batte all’impazzata sul Ponte alla Luna, il ponte tibetano più lungo d’Europa. Decisamente, questo posto ci offre un ventaglio di possibilità ed esperienze avvincente (leggi le 10 cose da fare a Sasso di Castalda).
Ma il nostro viaggio prosegue verso un altro borgo: San Severino Lucano con la sua giostra più lenta del mondo…. Prendiamoci tutto il tempo. A 1000 metri di altitudine non soffriamo di vertigini, piuttosto, ci sentiamo parte di un cosmo infinito mentre i nostri pensieri fuggono in direzioni che non avremmo mai neppure osato sperare, liberi come noi, ora, sospesi a mezz’aria su questa giostra tutta nostra dove ogni giro dura un quarto d’ora. Con i piedi a penzoloni sui monti (leggi qui l’articolo).
Attraversiamo anche Castelmezzano, fatto di incantesimi, e Guardia Perticara con le sue case di pietra. Come in un sogno, procediamo, poi, verso Valsinni. Lo facciamo in risposta a un richiamo. È nella mente, una voce di donna che proviene dal castello. Non troviamo nessuno ma ci tornano alla mente i versi di Isabella Morra, la poetessa triste, rinchiusa in questo maniero. Fu massacrata dai suoi fratelli. Vorremmo lasciarle un fiore, da qualche parte sulle pietre. Ma, alla fine, optiamo per un semplice verso: siamo certi che il suo spirito saprà apprezzarlo (leggi qui l’articolo su Isabella Morra).
Infine, Aliano: ultima tappa. Ci troviamo qui per la prima volta, eppure ci sembra di esserci sempre stati. Il merito è di Carlo Levi, dei suoi scritti indimenticati e delle sue tele. Questa terra ci aspettar da sempre. Ne sentiamo il legame mentre scorriamo per le sue strade, tra le ombre di “Cristo si è fermato a Eboli” e dei suoi paesaggi infiniti e laceranti (leggi qui le 10 cose da fare ad Aliano).
Che belli questi borghi. Com’è bella, e com’è potente, la nostra Basilicata!