- La Sellata, il paradiso del MTB gravity
- 10 cose da fare e da vedere ad Abriola
- Potenza, la città verticale
- 10 cose da fare e da vedere a Calvello
In questi giorni, Potenza è in piena febbre da Giro d’Italia. Tutto è pronto per l’arrivo dei ciclisti in città, previsto per domani, venerdì 13 maggio. Presi da questa euforia collettiva, tiriamo fuori dall’armadio t-shirt, casco e pantaloncini e ci mettiamo in sella anche noi.
La strada scivola rapida sotto i nostri piedi, in un ritmo che segue l’arco dei nostri pensieri, suggestionati dai paesaggi che ci passano davanti agli occhi. Le tappe del giro in Basilicata non sono poche: da Trecchina fino a Viggiano, poi ancora – davanti – Calvello, Abriola, La Sellata…
Prendiamoci il gusto di sentirci un po’ come i nostri atleti preferiti e seguiamo (o anticipiamo), con i nostri personalissimi tempi, le loro impronte.
Le gambe sono già prese dall’allegria della pedalata, mentre scivoliamo rapidi sulla strada verso Calvello, il paese della ceramica, del tartufo, delle castagne e dei santuari. Tra il Ponte di Sant’Antuono e il Convento di Santa Maria del Plano ci avventuriamo tra le sue stradine ed enumeriamo facilmente ben più di 10 cose da vedere.
Poi, ci rimettiamo in sella e saliamo, veloci, verso Abriola. La natura intorno è lussureggiante, la fatica comincia a farsi sentire. Ma, poi, arrivati in paese ci dimentichiamo tutto. Ci prendiamo una pausa dalla nostra bicicletta per passeggiare tra le vie e ammirare il palazzo baronale, antico centro nevralgico della vita pubblica del borgo e, qui, ci fermiamo per trovare altri spunti al nostro itinerario. In particolare, ci suggestiona il santuario della madonna di Monteforte, dove si svolgono riti molto sentiti dalla comunità locale.
Forza, spingiamo ancora sui pedali! Arriveremo alla Sellata dove i percorsi che possiamo scegliere sulle due ruote diventano, improvvisamente, adrenalinici come il DownHill e l’Enduro. Con corse vertiginose in discesa.
Infine, è tempo di rallentare. Andiamo verso Potenza dove arriverà, venerdì, la maglia rosa. La vedremo arrivare e la festeggeremo. Abbiamo già la sensazione dell’applauso nelle mani. E sarà piacevole urlare e incitare i nostri beniamini insieme agli altri. Ma c’è ancora tempo: possiamo, nel frattempo, scoprire le meraviglie di questa città verticale.
L’allegria ci sorprende in questi ultimi tratti, mentre corriamo veloci su viale dell’Unicef o su via Vaccaro.