Dal bianco pregiato allo scorzone estivo: sua maestà il tartufo, il vero oro del sottosuolo lucano
Il Musma, Il museo di scultura contemporanea a Matera
10 cose da fare e da vedere a Sant’Angelo Le Fratte
Teatro Stabile, l’Opera della Basilicata
Inventiamoci una benda sugli occhi, oggi, un mantello e un cappello. Siamo pirati alla ricerca di tesori da scoprire ma non per noi stessi: vogliamo trovarli per regalarli a tutti, perché chiunque possa goderne e perché la ricchezza è più bella se è condivisa.
Tuttavia, non ci metteremo molto a scoprire che la Basilicata è una terra così generosa da mettere a disposizione di tutti le sue fortune. Sono paesaggi incantevoli e senza tempo, campi giallo-oro o rossi come fragole; sono punteggiature di pecore e capre al pascolo; sapori, suoni e aromi che profumano l’aria.
Poi, ce ne sono degli altri, ugualmente disponibili ma che occorre saper trovare, come i tartufi. Bianchi o neri sono sempre prelibati. Se ne stanno acquattati nella terra in attesa che qualcuno li trovi. È il loro modo per dispensare allegria e ricordarci di rimanere umili nonostante siano venduti a cifre da capogiro. Da Marsicovetere a Pietrapertosa, fino alla valle del Sarrapotamo, a Carbone, il “diamante della cucina” si nasconde nei boschi e nelle valli dell’arco appenninico lucano.
Partiamo in un itinerario gustosissimo alla scoperta delle diverse varietà, magari insieme al nostro cane, più bravo di noi a trovarle. Se non dovessimo riuscire in quest’affannosa ricerca, troveremo certamente sagre o ristoranti in cui fermarci ad assaggiare il prezioso tubero.
Il filo conduttore della nostra ricerca ai tesori lucani è, però, la condivisione e, allora, ci dirigiamo verso il borgo di Sant’Angelo Le Fratte. Qui, l’arte è per tutti. Le case sono immense tele su cui quadri colorati raccontano storie. Ci sono ben 150 murales che descrivono usi e costumi della comunità. Ognuno di noi, saprà trovare la propria immagine preferita.
Spostandosi a Potenza, ci si può invece innamorare di uno dei più importanti monumenti cittadini: lo Stabile, l’unico teatro d’Opera della Basilicata, fortemente voluto dalla collettività. Alla sua inaugurazione, nel 1881, giunsero i sovrani d’Italia e il suo plafond richiama le radici storiche di ogni lucano… Scoperte inattese che portano con loro la gioia effervescente dell’ouverture de “Le Nozze di Figaro”.
Infine, andiamo a Matera. Anche qui i tesori sono tanti, a cominciare dal pane. Ma ce ne sono anche altri che profumano di marmo, pietra e metallo: sono custoditi all’interno del Musma, il Museo della scultura contemporanea ricavato tra i Sassi nella suggestiva cornice di Palazzo Pomarici, un ex convento.
L’arte della felicità, oggi, l’abbiamo trovata: è nella nostra gastronomia, nei nostri paesaggi, nell’arte che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno. Dobbiamo solo viverla, insieme.