L’Antica Filanda De Rosa, lo scrigno-museo che svela il passato di Laurenzana
10 cose da fare e da vedere a Laurenzana
Il Castello di Laurenzana, eco antica tra storia e leggenda
Incantesimi di verde e poesia al bosco dell’Abetina
Arrivare a Laurenzana immettendosi sulla strada statale Ss 92 è un piccolo viaggio che riporta alla mente estati calde e assolate, con il giallo accecante delle spighe di grano maturo a rivaleggiare con il sole. La sua natura medievale si rivela subito, non appena ci si avvicini all’abitato. È un piccolo borgo immerso tra le colline verdi della Val Camastra, a 850 metri sul livello del mare, conosciuto come il Borgo dell’Arte per i tesori artistici, culturali, storici e naturalistici che nasconde.
Oggi, passeggiamo tra le sue strade arroccate lasciandoci impressionare dal campanile imponente della chiesa di Santa Maria Assunta che si eleva, senza soluzione di continuità, dallo strapiombo roccioso su cui è costruito. Poi, entriamo nella chiesa Madre. Alziamo gli occhi e ammiriamo gli affreschi sul soffitto della navata centrale come suggerito nelle 10 cose da fare e da vedere a Laurenzana.
Subito dopo, continuiamo la nostra visita procedendo in salita verso il castello. La sua costruzione è quasi millenaria, risale probabilmente al 1150, eretto su una costruzione longobarda preesistente. Le sue finestre cieche e senza vetri sembrano antri che nascondono streghe e creature leggendarie. Ci lasciamo cullare dalla fantasia di queste storie, cercando messaggi d’irrealtà in questo spazio. Torneremo più tardi, al tramonto, quando la suggestione del maniero raggiungerà l’apice e la sua voce si mescolerà a quella delle rondini che tornano ai nidi.
Ora, ci incamminiamo verso l’Antica Filanda De Rosa, un esempio di archeologia industriale ancora intatto e un museo diffuso che racconta l’anima artigiana e tessile dell’intero paese. Qui, donne chine sui telai tessevano la lana per i più svariati usi, in stretta comunione con tutta la piccola ma radiosa economia agro-pastorale del territorio.
Proseguiamo verso l’ultima tappa della nostra gita a Laurenzana: il bosco dell’Abetina, usando come mappa le foto che lo ritraggono sui social. È una riserva regionale d’incredibile bellezza in cui non possiamo evitare di fermarci ad abbracciare i tronchi degli alberi centenari, respirando il loro odore denso e terrigno. Lo sfrigolio di foglie, in basso, ci avverte della presenza di qualche animale. Facciamo finta di nulla, per non disturbare: è il nostro modo per ringraziare l’ambiente che abbiamo intorno. Prima di andare via, guardiamo ancora una volta Laurenzana e cogliamo nel vento le sue voci millenarie fatte di echi longobardi e normanni.
Foto credits: profilo Instagram di p_romano_