A volte, la nebbia scivola ai lati del pendio su cui sorge Muro Lucano, uno dei 100 borghi più belli d’Italia, a 600 metri sul livello del mare. In quelle occasioni, le costruzioni in alto, affioranti tra le nubi, sembrano guardare la scomparsa valle in basso come fossero sfuggenti dimore di divinità lucane, staccate da questo mondo e ammantate da una saggezza leggendaria.
Quando la nebbia si dirada, rimangono le case disposte ad anfiteatro. Il paese sembra, allora, uno spettatore attento, quasi geloso della vista gloriosa dei paesaggi intorno. Invece, Muro Lucano è un borgo generoso e accogliente dove il sorriso e l’ospitalità non mancano mai e le voci della storia risuonano vivaci, tra le ombre degli eserciti e degli animali che accompagnarono Annibale, nel 210 a.C., che qui si confrontò con il console romano Marcello.
È bello avvicinarsi al borgo lentamente, a piedi, dopo essersi lasciati andare all’ebbrezza del trekking e delle escursioni tra gli alberi secolari e le rocce fino a risalire la vicina vetta del Monte Paratiello, a 1145 metri sul livello del mare, oppure dopo aver osservato la montagna dall’interno, tra le stalattiti della grotta dei Vucculi.
Arrivare a Muro Lucano di sera, quando le luci calde lo fanno assomigliare a un presepe, è, poi, esaltante. Svetta soprattutto il castello, teatro del delitto contro la regina Giovanna I d’Angiò, nel 1328. Proprio da qui, si può partire per scoprire il borgo seguendo l’itinerario proposto nel nostro WayVisit che illustra le 10 cose da fare e da vedere in questo splendido posto, magari approfondendone la storia e le tradizioni locali sfogliando il libro “Muro Lucano tra ricordi e storia” di Vito Claps seduti davanti a un gustoso piatto di gnocchi ai funghi presso Hotel Le colline.
Un viaggio affascinante da cui riemergere appagati e ottimisti, come da un sogno bellissimo che ci abbia condotto per mano in un’intera notte.