La Basilicata è fatta di arte. I suoi paesaggi, i volti delle persone, spesso affilati e intensi, ispirano da sempre grandi pittori e fotografi. Nelle sue chiese ci sono capolavori che rimandano al rinascimento italiano come la statua di Sant’Eufemia, attribuita al Mantegna, a Irsina. L’immagine della città dei Sassi, invece, più o meno rivisitata, rimane stampata nella mente di quanti l’attraversano, fosse pure per caso, come un incantesimo senza fine da cui trarre spunto per scenografie ideali e riflessioni nei più svariati campi della cultura. Ne è un esempio Pino Oliva che, nel Waytalk, ci racconta la sua passione per Matera e per la Basilicata in genere, in un percorso sospeso tra realtà e immaginazione attraverso la pittura e il fumetto.
Il tempo si dilata in questo itinerario dell’arte conducendoci nel futuro, nel borgo di San Fele dove, Alberto Nigro ha impiantato un’impresa dalla vocazione fortemente internazionale. È “Cercarte”, una community digitale di 1500 artisti provenienti da ogni parte del mondo.
Da questo luogo avveniristico, spostiamoci in un riparo sotto una roccia al Tuppo dei Sassi di Filiano. La strada percorsa fino a qui è in mezzo al bosco: rivela che i paesaggi lucani ispirano la fantasia fin dalla notte dei tempi. Qui, in una danza dal sapore magico, Francesco Ranaldi, direttore del Museo archeologico di Potenza, scoprì nel 1964 alcuni graffiti in ocra rossa. Risalgono a circa 10.000 anni fa. Sono figure di animali, cervi con grandi palchi e persone tra cui, forse, anche la Dea Madre.
È tempo di partire e di respirare a pieni polmoni l’arte che fluttua nel vento in Basilicata e che ci riempie i polmoni e la mente di bellezza e di eternità.