La varietà dei paesaggi è uno dei punti di forza della Basilicata. E lo è anche la varietà dei suoi incredibili suoni. A cominciare dai dialetti. Sono proprio questi, infatti, le rappresentazioni più autentiche e sincere della nostra storia e della nostra cultura. Quando riascoltiamo alcune espressioni dimenticate, come in una magia, ripiombiamo tra le pareti calde della nostra casa d’infanzia, stretti nell’abbraccio dei nostri genitori o dei nostri nonni, mentre riaffiorano voci e volti con una lucidità e una nitidezza straordinarie. Riconsegnandoci, insomma, alle nostre radici, vero punto di partenza di ogni narrazione collettiva o individuale. Per questo, anche noi di Wayglo celebriamo la giornata nazionale del dialetto che si terrà il prossimo 17 gennaio. E lo faremo cominciando con il rendervi partecipi di tutti gli appuntamenti con la lingua lucana organizzati dalle Proloco della Basilicata, a Castelluccio Inferiore, a Miglionico, a Forenza e a Latronico e che troverete nel nostro wayNote. In modo che siano proverbi, poesie, indovinelli e testimonianze in vernacolo le vere protagoniste del nostro week end sui social, con gli hastag #dilloindialetto e #giornatadeldialetto.
Sono iniziative bellissime che, siamo certi, apprezzerebbe anche il grande pedagogo lucano Leonardo Coviello, di cui parliamo nel nostro Wayhistory. Inoltre, partite con noi alla scoperta di alcune parole di uso comune come “surbett” e “scerrare” che raccontano la presenza araba a Pietrapertosa, Tricarico e Tursi per un viaggio sorprendente, con il nostro Wayslow, alla ricerca delle composite radici linguistiche lucane. Perché la Basilicata è davvero una terra di approdo, di condivisione, di eterogeneità e bellezza. Dove le parole, con la loro musicalità, si mescolano in un gioco imprevedibile ed eterno in cui acquistano un nuovo straordinario senso.
Infine, seguendo il fil rouge delle nostre lingue, giungeremo a Grottole dove formule magiche –in dialetto – secondo la tradizione, possono persino annientare ogni malvagia fascinazione. Scopritele con noi. Arricchendoci delle nostre tante, meravigliose, e reciproche differenze.