Ecco gli articoli della cover di oggi:
- La storia dell’acqua a Matera
- Musma, il museo di scultura contemporanea
- La cripta del peccato originale, cappella sistina del rupestre
- Matera le 100 meraviglie +1
Matera è una città poetica. Lo era ai tempi crudi del confino di Carlo Levi, in cui era ritratta come una sintesi perfetta dell’intera Basilicata, porta quasi esoterica verso mondi ultraterreni, e lo è in maniera ancora più potente oggi, grazie a una bellezza arsa e ancestrale che non ha eguali nel mondo. La meraviglia si cela ovunque: in piccoli soli sorridenti e inaspettati in luoghi isolati, in cripte nascoste o in affreschi dal sorriso millenario. Partiamo in un viaggio armonico tra cavità e cisterne in una delle città più antiche del pianeta.
IL PALOMBARO LUNGO, FASCINO E SETE D’ACQUA
Il Palombaro Lungo è “la cattedrale dell’acqua”: un’immensa cisterna che si colloca tra i luoghi più suggestivi di Matera. Fu scoperta il 29 novembre 1991 a 15 metri di profondità e ha una capienza di oltre cinque milioni di litri. Visitarla crea un senso di vertigine anche per la presenza di antichi secchi: sono quelli dei materani che tra il 1700 e il 1800 venivano qui nel tentativo di procacciare l’acqua. Un posto magico che racconta il legame della Città dei Sassi con la risorsa più importante del pianeta.
IL MUSMA, SINFONIA DI ARTE CONTEMPORANEA E AMBIENTI RUPESTRI
Il Musma è uno dei più importanti musei di arte e scultura contemporanea in Italia. Trae la sua forza dalla sintesi perfetta tra l’arte – attualissima – messa in mostra e la cruda perfezione degli ambienti ipogei, con grotte e cisterne dal sapore ancestrale. Nei locali di palazzo Pomarici, si fatica a capire se colpiscano di più le singole opere o l’armonico stridore tra la cornice esterna e le sculture di artisti di fama internazionale come Kengiro Azuma, Luigi Guerricchio, Emilio Isgrò, José Garcìa Ortega. La sensazione è accarezzare con tutti i sensi la perfezione di sinfonia perfetta e mai banale
LA CRIPTA DEL PECCATO ORIGINALE, EPIFANIA DI AFFESCHI
Anche Matera ha la sua “Cappella Sistina”. Si tratta della Cripta del peccato originale, uno dei siti rupestri sacri più visitati e apprezzati della città, all’interno di un costone di roccia della Gravina di Picciano. Il ciclo di affreschi risale al IX secolo ed è opera del “Pittore dei fiori di Matera“. La loro vista è una rivelazione di fronte alla quale ci si sente molto piccoli. Ma, in qualche modo, benedetti.
“LE 100 MERAVIGLIE (+1) DI MATERA”, UN LIBRO DA AVERE SEMPRE A PORTATA DI MANO
Le meraviglie di Matera si dipanano tra le traiettorie dei voli dei falchi grillai nei Sassi e il languore dei sentieri che seguono il torrente Gravina nella Murgia. Un incanto di strade che da Pasolini, a Tornatore, a Mel Gibson ci portano fin nel cuore del cinema e della storia più antica per poi deflagrare nello stupore attualissimo e carico di senso del Musma, il museo dell’arte contemporanea. Volando dal basso degli ipogei fino ai tetti alti dei campanili e dei palazzi nobiliari. Le meraviglie nascoste e quelle più evidenti, in un itinerario di scoperta, di storia e d’immaginazione.