La Basilicata, regione ricca di storia e cultura, offre durante la Settimana Santa una serie di riti e rappresentazioni che affondano le radici nella tradizione popolare e religiosa. Le manifestazioni, che quest’anno si terranno dal 13 al 20 aprile 2025, rappresentano la profonda fede e l’identità culturale delle comunità lucane, offrendo a residenti e visitatori un’esperienza unica di spiritualità e tradizione, e attirano ogni anno numerosi visitatori desiderosi di immergersi in atmosfere suggestive e cariche di spiritualità.
Barile: La Zingara e la Via Crucis
A Barile, antico borgo arbereshe, il Venerdì Santo si svolge una delle rappresentazioni più antiche della regione. Oltre alla tradizionale Via Crucis, spicca la figura della “Zingara”, personaggio che, secondo la tradizione, fornì i chiodi per la crocifissione. Ricoperta d’oro, attraversa le vie del paese con uno sguardo fiero, aggiungendo un elemento profano a un rituale profondamente sacro.

Una panoramica del Parco urbano delle cantine di Barile (PZ) (foto di Aldo Montemarano/Wikimedia Commons)
Rapolla: La Crocifissione nel Parco delle Cantine-Grotte
Il Martedì Santo, a Rapolla, la rappresentazione della Crocifissione si svolge nel suggestivo Parco Urbano delle cantine-grotte. Questo scenario naturale offre un’ambientazione unica, enfatizzando l’intensità emotiva dell’evento e coinvolgendo profondamente i partecipanti.

Rapolla (credit_www.michelesantarsiere.it)
Atella: Gli Incontri della Via Crucis
Il Giovedì Santo, ad Atella, la Via Crucis rivive attraverso gli incontri di Gesù con figure come la Madonna, la Samaritana e la Veronica. Questi momenti sono al centro di una sacra rappresentazione che coinvolge l’intera comunità, offrendo riflessioni sulla passione di Cristo.

Oggi questo imponente castello ai piedi del Monte Vulture è un museo che contiene al suo interno opere di grande rilevanza storica, come il Sarcofago di Rapolla.
Venosa: La Resurrezione al Castello Pirro del Balzo
A Venosa, il Venerdì Santo, le celebrazioni culminano con la rappresentazione della Resurrezione davanti al Castello Pirro del Balzo. Le fasi salienti dell’ascesa al Calvario sono riproposte con grande partecipazione dei fedeli, seguendo le orme della tradizione.

Il Castello Pirro del Balzo Orsini a Venosa (foto di Valerio Maglia)
Montescaglioso: La Processione dei Misteri
Nel Materano, a Montescaglioso, il Venerdì Santo si tiene la “Processione dei Misteri”. In questa solenne processione, statue antiche vengono portate a spalla dai fedeli, evocando il percorso doloroso di Cristo verso la crocifissione. Le soste rituali nelle parrocchie locali sono accompagnate dalle celebri “Cantilene”, canti tradizionali che aggiungono profondità emotiva all’evento.

Una delle figure dei Misteri di Montescaglioso (foto Michele Disanto)
San Costantino Albanese: I Riti del Rito Greco-Bizantino
A San Costantino Albanese, i riti della Settimana Santa seguono il calendario del rito Greco-Bizantino. Il Giovedì Santo prevede la Liturgia di San Basilio il Grande, durante la quale i fedeli portano in chiesa piatti di germogli di grano decorati con fiori e nastrini colorati. Il Venerdì Santo si tiene una processione con la croce e il “Kouvouklion”, una portantina che ospita l’Epitafios Trinos, un arazzo bizantino raffigurante la sepoltura di Cristo. Le celebrazioni culminano con la funzione dell’Annuncio della Resurrezione la Domenica di Pasqua, caratterizzata da processioni e benedizioni tradizionali. al

San Costantino Albanese – Foto di @cristianiannibelliphotographer