Sai che 13 anni fa nasceva il Parco dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese? Oggi partiamo alla scoperta di quest’area protetta tra natura, borghi e siti archeologici di primo piano: andremo a Grumentum, a San Martino d’Agri e faremo escursioni nei boschi. Scopri tutta nella cover di oggi.
Leggi gli articoli di oggi:
- È ufficiale: Il Parco dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese è un’area protetta
- 10 cose da fare a San Martino d’Agri
- 5 imperdibili escursioni da fare
- A cavallo nella natura
- Il sito archeologico di Grumentum
Il 31 maggio 2010 nasceva il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese. Si tratta di un’area protetta di quasi 70 mila ettari che si distende sul territorio di 29 comuni. Questa zona è composta da una miscellanea di scenari che variano dai massicci montuosi fino a boschi lussureggianti e ai borghi dal fascino fiabesco. Le sue vette sono tra le più alte dell’Appennino Meridionale e nei suoi boschi trovano spazio specie rare come la lontra, il lupo appenninico, il gatto selvatico e la martora.
La sua geografia spazia quasi dallo Ionio al Tirreno; l’acqua scorre abbondante e persino il petrolio. Viggiano è un borgo di musica, di religione (con il culto importantissimo della patrona della Basilicata, la Madonna nera) ma anche di natura e d’arte, in cui trova spazio anche l’interessante museo del lupo. Nei pressi di Laurenzana, invece, c’è il bosco dell’Abetina con i suoi esemplari di abete bianco candidi come nei sogni. Marsicovetere, Paterno, Armento si allungano nei territori del parco e Calvello si produce un’antica e pregiata ceramica.
A Sarconi, si viaggia tra incanti d’acqua e prodotti tipici eccellenti come l’osannato fagiolo tipico. Uno dei posti più interessanti dal punto di vista naturalistico, poi, si trova nei pressi di San Martino d’Agri: è la Murgia di Sant’Oronzo. Qui, la lecceta secolare cede il passo, prima della vetta, ai balzi di Sant’Oronzo, pinnacoli conglomeratici alti più di 100 metri mentre in basso si aprono gole stupefacenti. Ma Il Parco dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese è anche un posto straordinario per le escursioni, anche a cavallo, e per l’archeologia con il sito di Grumentum.
È il 31 maggio del 2010 e la Gazzetta Ufficiale n. 125 annuncia l’inserimento nell’elenco ufficiale delle aree protette del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese. Come spesso accade nel lungo iter per il riconoscimento dei parchi, anche nel caso di questo parco lucano, l’istituzione si fa risalire a tre anni prima, nel 2007. Il Parco dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese è da allora un’area protetta il cui percorso di costituzione è durato più di dieci anni. Si era iniziato a parlare della possibile istituzione già dai primi anni Novanta. A livello nazionale il parco dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese è, in ordine cronologico, uno degli ultimi a essere nato. Con un territorio di quasi 70 mila ettari, il parco abbraccia la natura variegata dell’Appennino Lucano e ben ventinove comuni in una ricchezza paesaggistica incommensurabile. Continua a leggere qui.
Piccolo borgo di circa 700 abitanti, San Martino d’Agri è il cuore del Parco nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese con il 90% del territorio nell’area protetta. Il paese domina la natura dai 666 metri di altitudine del colle su cui sorge, e accoglie il visitatore con cultura, tradizioni e ritmi slow. Qui è possibile fare birdwatching e visitare la Murgia di Sant’Oronzo, uno degli angoli più bello del Parco Nazionale Appennino Lucano. Sempre il lavoro costante del fiume e degli agenti atmosferici ha creato anche una spettacolare gola che ricorda i grandi canyon americani. Continua a scoprire le meraviglie di San Martino d’Agri qui.
Strade lastricate piene di viandanti, terme lussuose in cui ritrovarsi, un anfiteatro in muratura di forma ellittica in cui assistere ai giochi dei gladiatori, un foro e, infine, templi dove pregare i propri dei.
Grumentum, importante snodo carovaniero e militare nonché crocevia tra la via Herculia e altre strade consiliari, era una delle principali città romane della Lucania. Raggiante, nello scenario naturale dei boschi del Parco nazionale dell’Appennino lucano Val d’Agri Lagonegrese, e traboccante d’acqua, grazie alla sua posizione strategica tra i fiumi Agri e Sciaura, fu teatro di battaglie durante le guerre puniche e la guerra sociale: persino Annibale l’attraversò.
I primi insediamenti umani in quest’area si fanno risalire al VI sec. a.C. anche se la fondazione vera e propria di Grumentum è datata intorno III sec. a.C., durante le guerre sannitiche, quando i romani costruivano avamposti fortificati in posizione strategica. Continua a leggere qui.
Visitando lo splendido Parco Nazionale dell’Appenino lucano Val d’Agri-Lagonegrese si può godere di un’esperienza unica: andare a cavallo immersi nella natura non ancora alterata dal passaggio dell’uomo e dei mezzi di trasporto.
Grazie all’associazione equestre “Cavallo Amico” di Pignola (Potenza), gli appassionati possono lasciarsi incantare dalle bellezze del Parco facendo delle passeggiate, accompagnati da una guida, tra torrenti, sentieri e una flora incontaminata fatta di alberi di agrifoglio, aceri o abeti bianchi. Ma la “cavalcata”, che dura un’ora ed è consentita soltanto a persone al di sopra dei 14 anni d’età, è solo uno dei servizi che “Cavallo Amico” mette a disposizione dei propri ospiti. Continua a leggere qui.