Gli articoli della copertina di oggi:
- Rocco Scotellaro, lo Chagall lucano della poesia
- Francesco Mario Pagano, un giurista contro la tortura
- Teresa Motta, il coraggio della giustizia
- Museo archeologico intitolato a Dinu Adamestanu, scrigno di storia e meraviglia a Potenza
La grazia, nella storia, procede a passo lieve, leggera come fosse una danza; facendosi largo nell’orrore senza incespicare.
Lentamente.
Poi, all’improvviso, inonda ogni cosa. Anche chi aveva voluto ignorarla cede e tutti, finalmente, si fermano ad ammirarla. È una sensazione radiosa, come di un sorriso di luce che si allarghi avviluppando ogni cosa dopo giorni infiniti di pioggia e scura bruma invernale.
In questo modo hanno operato, in Basilicata, alcune personalità come il poeta Rocco Scotellaro, la bibliotecaria Teresa Motta, il giurista Francesco Mario Pagano e l’archeologo Dinu Adamesteanu. Ognuno di loro era portatore di un tipo di grazia o di affascino diverso, ma avevano tutti qualcosa in comune: erano dei magnifici sognatori. Quelli che celebriamo nella copertina di oggi.
ROCCO SCOTELLARO, MANI NELLA TERRA E SGUARDO LIBERO NELLA POESIA
Rocco Scotellaro non si può non ricordare con malinconia, benché – ovviamente – non lo si sia mai conosciuto di persona. Questo accade perché corrisponde al genere di persona che tutti vorremmo incontrare, prima o poi, o che, forse, ambiremmo diventare. “Io sono gli altri” diceva e quegli altri erano gli ultimi, “i dimenticati”. Eppure era radioso e sorridente e con la sua capacità affabulatoria incantava le masse e i singoli. Non importa se fossero contadini o letterati come Carlo Levi, Italo Calvino o Eugenio Montale: il risultato era sempre lo stesso. Al punto che proprio Montale, nel tesserne un elogio funebre, volle descriverlo come lo “Chagall della poesia”: magico, incantatore e con qualcosa di risplendente nella persona e nelle parole, come l’infanzia.
FRANCESCO MARIO PAGANO, DA BRIENZA UN INNO ALLA VITA E ALLA GIUSTIZA SOCIALE
Francesco Mario Pagano nacque a Brienza. Amante delle arti e delle lingue antiche divenne un abile giurista e si batté a lungo contro l’uso della tortura come “metodo d’indagine” nei processi. Suo fu anche il merito della Costituzione redatta nel 1799 per la Repubblica napoletana: un capolavoro di giustizia e modernità idolatrato in tutta Europa.
TERESA MOTTA, LA SILENZIOSA LOTTA PER I CONFINATI
In pochi conoscono Teresa Motta, bibliotecaria che lavorava nella Biblioteca provinciale di Potenza durante la seconda guerra mondiale, ed è un peccato perché è una donna la cui storia è destinata ad appassionare molti, al punto che meriterebbe di diventare un simbolo della cultura e della resistenza lucana.
DINU ADAMESTEANU, PILASTRO DELL’ARCHEOLOGIA E MAGIA DI REPERTI
Dinu Adamesteanu è la personalità a cui è dedicato il museo archeologico di Potenza. Come mai? Fu l’uomo che con impegno e dedizione fece uscire la Basilicata dall’anonimato in cui sembrava essere piombata presso gli storici e diede vita alla rete museale regionale.