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“Precipizi di argilla bianca, su cui le case stavano come librate nell’aria” e dalla terrazza “il cielo era immenso, pieno di nubi mutevoli: mi pareva di essere sul tetto del mondo, o sulla tolda di una nave, ancorata su un mare pietrificato”
Questa è Aliano descritta da Carlo Levi. Le sue parole rendono più vero ciò che vediamo in questo luogo magico perché sanno raccontare anche ciò che non si può descrivere, come echi che scavino nella roccia.
Domenica 23 ottobre è la giornata europea dei parchi letterari e noi di Wayglo vogliamo dedicare la copertina di oggi proprio a questi spazi poetici della Basilicata. Ce ne sono molti in questa regione, da Aliano, a Valsinni, a Tursi, a Melfi, a Montalbano Jonico fino a Brienza. E li consigliamo tutti.
Sono frammenti di paesaggi letterari in cui ogni spazio è il punto in cui uno strappo ci permette di vedere anche quello che si nasconde sotto la superficie.
Questo è l’effetto che producono le parole dei grandi autori e dei poeti che hanno attraversato la Basilicata ed è importante – oltre che bello – ricordarli perché troppo spesso noi lucani dimenticano la complessità della nostra storia e del nostro genio.
A Brienza, mentre scopriamo la parte più antica del borgo che si stende quasi addormentata ai piedi del suo magnifico castello, ci colpiscono le targhe in ricordo di Francesco Mario Pagano. Nacque qui, a pochi chilometri da Potenza, e a lui è dedicato uno specifico parco letterario. Mario Pagano era un idealista, dal grande ingegno e dal grande cuore. Attivo sul finire del 1700, durante la Repubblica partenopea fu presidente del comitato di legislazione. In questa veste, fece abolire le servitù feudali, le tasse su alimenti essenziali come il grano, la pasta e il pesce e fece in modo che fosse garantita nei processi la difesa degli imputati troppo poveri per permettersi un avvocato. Soprattutto, abolì la tortura. Come non rimanere soggiogati dalla sua tempra e dai suoi ideali?
A Melfi, invece, sostiamo davanti a un altro parco letterario dedicato a Federico II. Tutta l’enfasi che accompagna la vita e le opere di questo grande personaggio ci coglie improvvisa come un’onda mentre attraversiamo le sale e gli spazi del castello in un tour fotografico indimenticabile e giochiamo, come bambini, davanti ad alcune statue: tutto intorno a noi è così bello che ci viene una gran voglia di ridere e di danzare.
Infine, cerchiamo i versi di Carlo Levi. Li troviamo ad Aliano, a Grassano, a Matera.. risuonano ovunque. Sono familiari in questa terra e ci fanno venire una gran voglia di comporne anche noi degli altri mentre girovaghiamo come viandanti curiosi sulle strade lucane.