Il sentiero dei Calanchi di Pisticci
Tricarico, nella roccaforte arabo-normanna dove si coltiva lo zafferano
10 cose da fare a Montalbano Jonico
Il filaro del castello di S. Basilio
Arrivare in Basilicata dalla Campania o dalla Calabria, stupisce per i paesaggi profondamente montani. Le vette aspre, il colore verde intenso della vegetazione, le curve ripide che si attorcigliano come serpi sui pendii. Poi, nei dintorni di Tricarico lo scenario muta improvvisamente. I declivi si fanno più dolci, i colori virano al giallo. Le querce, lentamente, lasciano spazio agli scenari brulli dei calanchi e gli ulivi, misteriosamente, si aprono alla vista.
Siamo nella collina materana che arriva fino alla piana di Metaponto. È uno dei panorami più iconici e riconoscibili della Basilicata. E uno dei contenitori più stupefacenti di sapori e odori mediterranei.
All’ombra della torre normanna di Tricarico, ormai addomesticati dalla bellezza straordinaria del borgo, ci fermiamo ad assaggiare e ad acquistare l’oro rosso lucano: lo zafferano che si produce proprio qui, nella roccaforte arabo-normanna.
Con la consapevolezza di portare con noi un pezzo di storia locale, ci lasciamo affascinare dalla meraviglia del sentiero dei Calanchi. Parte da Pisticci. Le parole per descrivere questi luoghi incantati fatti di “terra che scivola” sembrano zavorre inutili. Sono già dette. E ridette. Per questo, ci facciamo guidare solo dallo stupore dei nostri occhi e dalle nostre sensazioni fino alla chiesetta della Madonna delle Grazie, immersa in questo scenario di pace. Una tappa di quiete prima di proseguire alla scoperta della collina materana nelle antiche case ottocentesche de “Il Filaro del Castello di San Basilio”, una struttura ricettiva di grande fascino nella natura rigogliosa che declina fino al mare.
È l’ultima tappa. Dopo ci attende Montalbano Jonico. I calanchi ancora ci inseguono in questa scoperta. Li sentiamo vicini mentre visitiamo il centro storico o l’archeoparco. Ma non andremo via, non ancora, prima di aver provato almeno tutte le 10 cose da fare e da vedere in questo borgo.
Intanto, allontanandoci, gli odori della collina materana, fatti di miscellanee aromatiche di brezze floreali, arboree e marine, sono ancora pieni nelle nostre narici, come gli ultimi istanti di un bel sogno che al risveglio non vuole andare via.