10 cose da fare e da vedere ad Atella
Il parco paleolitico di Atella, impronte di rabbia e mistero
Ai piedi del Vulture un luogo ameno e cibo genuino: Rupe delle Sorbe ad Atella
Fame e rivalità per il Mezzogiorno all’ombra del Mastio di Atella
Boschi e colline a profusione tinteggiano lo scenario del Vulture – Alto Bradano. Il vulcano ormai spento ha disegnato questo ambiente come un pittore volubile modificando nei millenni la sua forma e quella dei corsi d’acqua che lo attraversavano. Oggi è un’oasi di quiete e di rara bellezza in cui, su un colle a 500 metri sul livello del mare, sorge Atella, un piccolo e vivace borgo di 3680 abitanti.
Domina la valle di Vitalba con gentilezza, come un saggio e amorevole regnante in pace che non abbia bisogno di dimostrare nulla nessuno. Del resto, i suoi fasti sono davanti agli occhi di tutti: una natura generosa e lussureggiante intorno, resti e testimonianze di ere geologiche e di splendori angioini.
Entriamo ad Atella attraversando il Portiello, una delle due porte rimaste ancora intatte nell’imponente cinta muraria e iniziamo a scoprire le 10 cose da fare e da vedere: resteranno aggrappate con forza gioiosa nella nostra memoria.
Entrando da nord, invece, dopo Porta Melfi e in cima alla “Salita Castello”, svetta una torre imponente: è tutto ciò che resta del solido castello di Atella costruito tra il 1320 e il 1330. La pervicace fortezza è stata al centro di un assedio durato da giugno ad agosto nel 1496, spettatore fiero ma non inerme delle rivalità franco- aragonesi.
Subito dopo, ci allontaniamo dal centro storico per andare a visitare lo stupefacente Parco Paleolitico: sono custoditi i resti di un elefante antico e una fotografia, impressa indelebilmente su pietra, di una scena di caccia terribile, vecchia di 650 000 anni. Dopo queste emozioni, facciamo tappa al ristorante Rupe delle Sorbe. Lasciamo che i più piccoli si divertano nella fattoria didattica prima (e dopo) aver gustato i prodotti genuini e a chilometro 0 del ristorante: le loro risa rendono il pasto ancora più piacevole. Sotto il nostro palato, intanto, antipasti e formaggi non sono mai troppi. La natura intorno è raggiante e lo siamo anche noi.