Rituali antichi per la settimana Santa in Basilicata
Agnello alla lucana con patate e cipolle
Tra pochi giorni si celebrerà la Pasqua e la Basilicata sarà innervata da riti e celebrazioni di vario tipo. Nonostante il covid abbia imposto lo stop a molte manifestazioni storiche come a Barile, in altri luoghi – ad Atella e a Montescaglioso, ad esempio – i riti collettivi avranno luogo pur se con le limitazioni imposte dalla pandemia.
Tuttavia, se un’immersione nelle ritualità pasquali “dal vivo” non sarà completamente possibile, potremo senz’altro scavare nella profondità delle nostre radici culturali. Nella zona del Vulture, tra Atella, Barile, Maschito, Melfi e Rapolla scopriremo le varie sfaccettature della Settimana santa lucana, rivivendo il Calvario di Gesù, tra zingare ricoperte d’oro e generosi Cirenei prima che la festa della resurrezione irradi gioia nei borghi.
Poi, per la gita di pasquetta potremo scoprire i paesaggi assolati della Gravina di Matera, con il suo canyon caratteristico, rivivendo le atmosfere e le suggestioni impresse sulla pellicola cinematografica da Mel Gibson, nel colossal “The passion”, girato tra i Sassi. Oppure, potremo ritrovarci per una scampagnata nello scenario verde dei laghi di Monticchio o venerare la dea delle acque alle cascate gemelle di San Fele mangiando un panino al formaggio, della pasta o il tradizionale agnello alla lucana, con pomodori e patate.
Lo faremo insieme, rinnovando tradizioni di amicizia e condivisione.