Le riserve naturali lucane – Un itinerario tra danze di storni e profumi di bosco
Castelmezzano, un anfiteatro tra le Dolomiti Lucane
Il fascino di una storia secolare – Oasi Serramarina Abbazia San Salvatore
10 cose da fare e vedere a Latronico
La Basilicata ama essere esplorata con passo lieve, senza troppo rumore. Solo in questo modo saprà svelare tutta la ricchezza del suo patrimonio naturale, artistico e storico in una girandola caleidoscopica di sensazioni intime e personalissime, che potrà essere particolarmente apprezzata all’interno delle tante aree protette che l’attraversano da parte a parte.
Castelmezzano è un modello per il turismo sostenibile di montagna, unico nell’Italia meridionale, secondo un recente rapporto della FAO. Una notizia che ci riempie di orgoglio e il cui spirito ci guida, oggi, e ci induce a partire proprio da qui, da questa perla incastonata tra le Dolomiti Lucane raccontata da alcune foto molto evocative.
Poi, in bicicletta, a piedi o in macchina, ci avventuriamo attraverso percorsi silenziosi nelle riserve naturali regionali e statali, tra le danze degli storni e il profumo dei boschi.
Da Rionero fino a Metaponto, attraversiamo aree di protezione speciale, tra ambienti umidi e secchi, dove incontriamo ghiandaie e picchi verdi, tritoni, tartarughe marine Caretta-caretta e rare farfalle date (erroneamente) per estinte. Riprendiamo fiato a Latronico, borgo di 4500 abitanti, ai piedi del maestoso Monte Alpi dove, tra un’escursione e l’altra, tentiamo di risolvere i divertenti indovinelli del percorso “cose cuselle”.
Innamorarsi in questo itinerario è una possibilità meravigliosamente concreta, e se dovesse accadere si potrebbe forse convolare a nozze nell’Oasi di Serramarina – Abbazia San Salvatore: uno scenario incantevole disegnato dal Bradano, tra vestigia di epoca normanna e piatti che hanno meritato le ambite stelle Michelin.
Partire, lentamente. Prendersi tutto il tempo per assaporare la vita che si magnifica intorno a noi: la natura (e la memoria) non ci chiede di meglio. Dopo, quel qualcosa di rotto, in noi, saprà senz’altro ricomporsi.