Il vento sulla faccia, la sensazione dell’asfalto che corre sotto le ruote, la pienezza di un senso di libertà che ci pervade. Emozioni legate a un viaggio in moto alla scoperta del territorio, attraversando scenari che impongono riflessioni e, insieme, ci liberano da molte catene. Non c’è modo di guardare il telefonino, sulla strada: si può solo sentire, ascoltare i propri pensieri e fermarsi a ogni curva dietro la quale si celi un qualche racconto che vogliamo provare a decifrare.
Oggi, partiamo in sella sulle due ruote. Lo facciamo imboccando la superstrada del Noce fino a Maratea per lasciarci conquistare dal borgo, in questi giorni d’inverno, in cui il mare, con i suoi bagni rigeneranti, ci è ancora precluso. Ma non è un male, se possiamo allungarci a osservare i panorami e lanciarci nella scalata verso il Cristo redentore, il protettore silenzioso del borgo e del golfo, al tramonto.
Ora, lasciamoci alle spalle il mare verde e le scogliere e facciamo tappa a Rivello, con le sue casette di pietra aggrappate sul colle. La sua vista c’impone di scendere dalla moto prima di giungere a destinazione: visto dalla strada, infatti, il borgo affacciato sul Monte Sirino è stupendo. Dopo averlo ammirato da lontano, possiamo avvinarci e scoprire le 10 cose da fare in questo posto grazie al Wayvisit.
Quando la notte ci sorprende, possiamo soggiornare nelle case storiche di Borgo Reveila o di Villa Alemi e, dopo una gustosa colazione, proseguire il nostro tour fino al lago Sirino, luogo incantato che pare uscito dai racconti di un menestrello medievale. Ne restiamo ammaliati, tanto da decidere di restare a pranzo e lo facciamo da Marie, per provare lo sformatino con patate, caciocavallo podolico e cuore di ‘nduja’. I nostri viaggi in moto non sono mai stati più corroboranti di così.