“Spalancai una porta-finestra, mi affacciai a un balcone, dalla pericolante ringhiera settecentesca di ferro e, venendo dall’ombra dell’interno, rimasi quasi accecato dall’improvviso biancore abbagliante. Sotto di me c’era il burrone; davanti, senza che nulla si frapponesse allo sguardo, l’infinita distesa delle argille aride, senza un segno di vita umana, ondulanti nel sole a perdita d’occhio, fin dove, lontanissime, parevano sciogliersi nel cielo bianco”.
Così Carlo Levi descrive Aliano. Quell’atmosfera di sospensione nel tempo e nello spazio permane ancora oggi ma è vivificata da una nuova forza e coscienza che derivano dalla fierezza della consapevolezza della propria storia e della propria cultura. Perché Aliano non vive solo della luce – pur calda e meravigliosa – riflessa dall’astro Levi, che ha deciso di essere sepolto proprio qui, in questo posto arroccato tra i sogni della provincia materana. Ma è un borgo straordinario dove si celebra uno dei carnevali più fantasiosi della Basilicata e che rivela paesaggi e “giardini” che non hanno uguali nel mondo, come potrete scoprire nel nostro wayvisit.
Dedicare la nostra copertina di oggi ad Aliano è doveroso. Perché crediamo fermamente nella sua recente candidatura a città della cultura 2024. Una candidatura, peraltro, che ha interessato, fin da subito, molte tra le maggiori testate italiane, come raccontiamo nel nostro NewGlo. E perché i calanchi di Aliano sono di una bellezza struggente e si aprono intorno al borgo come ali di farfalla che promettano di portarci ovunque desideriamo. Ma con grazia e bellezza. Come potrete osservare nel nostro video del giorno.
Per chiudere il tour in questo paese – che è anche un luogo letterario – non possiamo non suggerirvi di fare una capatina nella sezione waybook dedicata proprio a una delle pietre miliari della nostra grande letteratura. Perché “Cristo si è fermato a Eboli” certamente, Ma oggi vogliamo credere che la sua prossima tappa sia proprio Aliano, il meraviglioso borgo in attesa di una meritata rivincita.