- Sulle strade del bio, itinerari di gusto e bellezza
- L’aria di montagna, ingrediente segreto della pasta di Stigliano
- 10 cose da fare a Ripacandida
- Pomodorini di Castronuovo
Domani, 23 settembre, sarà la giornata europea del biologico. Una celebrazione che inneggia al rispetto del territorio e della biodiversità, alla tutela dei semi, delle competenze e delle tradizioni antiche, nonché a una dieta sana e varia…. su distese di paesaggi armonici e magnifici per tutti e tutte!
La Basilicata, del resto, ha una natura contadina e una vocazione squisitamente bio. Nel 2021, infatti, la superficie agricola dedicata a questo settore si è incrementata di quasi 100 000 ettari. Perché, quindi, non partire alla ricerca delle eccellenze lucane all’insegna del rispetto dell’ambiente e di noi stessi? Troveremo persone innamorate della terra e delle sue creature; impareremo molto viaggiando nelle campagne e assaggeremo gusti che credevamo sepolti nella nostra infanzia, racchiusi nella carezza ruvida di una nonna che cucina fiori di zucca fritti o impasta un pane dall’odore più buono di qualsiasi torta.
Saremo più sani e leggeri tra distese di yogurt profumato (e considerato il migliore d’Italia) a Potenza; eleganti turbini d’olio ad Albano di Lucania e croccanti campi di finocchio a Montescaglioso.
A Stigliano, ci fermiamo a degustare la pasta tipica, rigorosamente biologica, ruvida quanto basta perché il sugo riesca a rimanere intrappolato sulla superficie porosa insaporendo ogni piatto.
A Ripacandida, invece, sentiamo il ronzio delle api vibrare come una danza mentre il gusto del miele è avvolgente e piacevole come una lacrima di luce all’imbrunire.
Ci concediamo un’ultima tappa a Castronuovo dove si producono i pomodorini gialli e zuccherini. Sul finire dell’estate la loro polpa è ancora più dolce e aromatica e il gusto è più pieno.
Torniamo a casa allegri e con un colorito straordinariamente sano. Le buste sono piene di vegetali verdi e frutta variopinta e profumata.
E l’ambiente ci ringrazia.