Castronuovo di Sant’Andrea è un comune della provincia di Potenza alle pendici del Pollino. In questo piccolo centro che si fanno largo tre varietà di pomodori: il pomodorino giallo lungo, quello rosso lungo e il pomodorino giallo costoluto.
Fino a qualche anno fa rischiavano di scomparire ma, grazie al lavoro di alcuni agricoltori e dell’ALSIA (Agenza Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura), di recente c’è stata l’iscrizione di questi prodotti all’elenco dei PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali), cosicché oggi i pomodorini di Castronuovo di Sant’Andrea stanno suscitando grande interesse un po’ in tutta Italia. Si tratta di una coltivazione che non prevede nessuna concimazione minerale né pratiche di diserbo, bensì solo l’utilizzo del letame ed anche l’irrigazione di cui necessitano è minima.
Ma ciò che rende questi pomodori molto particolari è la loro lunga conservazione. Questo è possibile grazie al fatto che la raccolta avviene nelle prime ore del mattino di settembre e la fase di “insertatura” si effettua nella giornata stessa. La ”insertatura” è effettuata rigorosamente a mano e prevede la creazione di mazzetti (detti mazz’tiell’) con un spago di iuta o canapa che, con abile maestria e tecniche tradizionali, permette alla realizzazione di grappoli di circa 1 kg dalla forma tondeggiante. Molti, proprio per la bellezza dei mazz’tiell’, li esibiscono sulle travi di legno delle proprie case. La conservazione è bene effettuarla in luoghi asciutti e moderatamente caldi.
Se queste condizioni vengono rispettate i pomodorini si mantengono per tutto l’inverno e addirittura fino alla primavera successiva, presentandosi ancora sodi e molto zuccherini.
I pomodorini erano un alimento tipico della popolazione di Castronuovo di Sant’Andrea nei tempi più remoti, soprattutto venivano aggiunti ai peperoni con uno spicchio d’aglio e un filo d’olio.
Ad oggi, i pomodorini di Castronuovo di Sant’Andrea sono utilizzati in moltissime preparazioni, dal sugo alle insalate, sino all’aggiunta in altre pietanze per dare al piatto un tocco in più. L’impegno, ora, è quello di far conoscere sempre di più questa specialità, spinti anche dal fatto che la conservazione del prodotto è ottima, quindi è anche comodo da esportare.