Pronti a seguire i nostro beniamini sulle strade del Giro D’Italia? L’8 e il 9 maggio la Basilicata sarà la protagonista della corsa ciclistica più amata dagli italiani. Seguendo gli atleti sfrecciare sulle nostre strade, ne approfitteremmo per scoprire le meravigliose cascate di San Fele; faremo sosta a Filiano e a Castelgrande e, ovviamente, organizzeremo le nostre prossime vacanze in bici seguendo i consigli raccolti nel volume di Typimedia Editore “Basilicata – La ciclovia dei boschi sacri, da Pescopagano a Castrovillari”.
Leggi gli articoli di oggi:
- Le cascate gemelle di San Fele
- 10 cose da fare a Filiano
- Astronomia in Basilicata tra passato e futuro
- Basilicata Bikeways. La ciclovia dei Boschi sacri, da Pescopagano a Castrovillari
Il Giro d’Italia è tornato in Basilicata e noi a stento conteniamo il nostro entusiasmo. Nella serata dell’8 maggio i ciclisti sono arrivati a Melfi e ripartono oggi, 9 maggio, da Venosa. In questi due giorni di sport intenso, i lucani sono sulle strade per sostenere i ciclisti; le grida d’incitamento e di giubilo perforano l’aria come dardi di gioia. E noi non possiamo fare a meno di partire in bicicletta sulle orme della maglia rosa, ma – diversamente dagli atleti professionisti – lo facciamo con lentezza, godendoci il viaggio e assaporando ogni sosta.
Passeremo a Lagopesole, Filiano, San Fele, Atella… Esausti toccheremo i punti più alti del nostro percorso con il Passo delle Crocelle e il valico di Monte Carruozzo a oltre 1000 metri sul livello del mare, dove ci si apre – stordendoci – il panorama sulla valle dell’Ofanto, il confine naturale tra Basilicata, Campania e Puglia, appena prima di Castelgrande.
La prima tappa del nostro personalissimo “tour” è San Fele all’interno del parco fluviale, a sud del Monte Vulture. Dopo un breve sentiero nel bosco, il gorgoglio dell’acqua ci fa sognare. Seguendolo, si arriva alle cascate che si distaccano dal torrente Bradano per tuffarsi tra i boschi del paese.
Un paesaggio splendido, in cui sentirsi felice e in pace.
Dopo aver così elegantemente nutrito la nostra anima, è la volta di ritemprarci con del gustoso formaggio. Lo facciamo a Filiano che sorge a 547 metri sul livello del mare. Il paese deve la sua fama, infatti, proprio al celebratissimo Pecorino DOP, un’eccellenza nazionale che non possiamo non fermarci ad assaggiare più volte. Eppure, c’è anche dell’altro a Filiano: ce ne rendiamo conto passeggiando per il suo vivace centro storico e rimettendoci in sella, nei pressi, dove si aprono magnifici tratturi da percorrere e, nel Riparo Ranaldi, anche straordinarie pittore rupestri che non potremo dimenticare.
Il nostro viaggio prosegue a Castelgrande, tappa interessante per tutti gli amanti dell’astronomia grazie all’Osservatorio Astronomico TT1, a 1250 metri di altezza, che dispone del secondo telescopio più grande d’Italia. Inoltre, proseguendo in bici fino a Contrada Canalicchio, a valle del borgo, raggiungiamo la piccola chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, immersa tra le querce. Qui, al solstizio d’inverno, un raggio di sole attraversa la finestra dell’abside per colpire l’altare in un punto preciso. Poco distante c’è la Petra della Madonna, un misterioso monolite nei pressi di una grotta che, come un primordiale calendario di pietra, viene sfiorato dal primo raggio di sole mattutino nel solstizio d’estate… Spunti per foraggiare la nostra fantasia e dare nuovi spunti alla nostra voglia di conoscenza.
Infine, scopriamo che tutto questo pedalare ancora non ci basta. Vorremmo fare di più e meglio, magari organizzando una prossima vacanza sulle due ruote in Basilicata per conoscere e apprezzare luoghi autentici e fuori dai circuiti turistici tradizionali. Per questo, non c’è nulla di meglio del volume “Basilicata Bikeways. La ciclovia dei Boschi sacri, da Pescopagano a Castrovillari”. Questa guida, di Typimedia editore, offre spunti di viaggio lucano attraverso due parchi nazionali e 28 borghi lungo una rete di strade e stradine, esplorandone i luoghi e scoprendone comunità e tradizioni tra meraviglie e i consigli dei tre autori – lucani doc – (Manuela Lapenta, Simon Laurenzana, Geraldo Smaldone ) che hanno personalmente testato ogni via suggerita. Da non perdere!