Settembre è tempo di grappoli succosi sui rami delle viti. Ovunque in Basilicata, gli acini risplendono nei vitigni e, tra non molto, prenderà il via uno dei riti collettivi più amati e arcaici: la vendemmia. Scopriamo insieme le terre del vino lucane.
Leggi gli articoli di oggi:
- Il parco urbano dei palmenti
- La via del vino, la scoperta della Basilicata attraverso i luoghi simboli dell’enologia lucana
- Aglianico del vulture, barolo del sud
- La taverna, il regno del convivio a Lagopesole
Solleviamo i calici e lasciamoci trasportare dall’ebbra euforia del vino. Partiamo alla scoperta di una Basilicata che a ogni sorso ci sembrerà diversa e cerchiamo di carpirne i segreti più intimi e antichi, tra paesaggi che ricordano fiabe dimenticate e canzoni di vulcani ormai spenti. Scivoliamo sulle strade lucane, tra il Vulture e i Sassi, per assaporare il liquido rosso e divino che borbotta nei bicchieri e nelle botti e facciamoci raccontare la storia e la cultura di questa terra che c’inebria ogni giorno di più, come un vino buono che non si stanchi mai d’invecchiare e di mettere in risalto gli aromi, i sapori e le radici di un territorio sfuggente e profondo, che ci appartiene come l’anima.
I PALMENTI DI PIETRAGALLA, SAGGEZZA CONTADINA E MAGIA DA RACCONTO FANTASY
Il Parco Urbano dei Palmenti a Pietragalla è un piccolo prodigio architettonico che sembra uscito dalla magia di un racconto fantasy e che ci proietta in un altro tempo e in un altro luogo. Eppure è “solo” un posto nato dalla secolare saggezza contadina e in cui si produceva il vino. L’odore del mosto impregna ancora in qualche modo le pareti di queste strutture fatate e l’allegria del lavoro condiviso è come un prodigio che vivifica tutta la zona.
LE STRADE DEL VINO NELLA BASILICATA EBBRA DI VITA
La zona del Vulture ma anche la Val d’Agri e la murgia materana: la Basilicata del vino conduce sulle strade più disparate unite dalla stessa e antica propensione alla produzione di questo liquido amato dagli dei e che, in Lucania, affonda le sue origini ad almeno a 1300 anni fa. Con la sua punta di diamante: l’aglianico del Vulture.
AGLIANICO DEL VULTURE: COLORE, GUSTO E MAGIA DEL BAROLO DEL SUD
Considerato uno dei vini più pregiati d’Italia, l‘Aglianico del Vulture conserva in sé tutte le caratteristiche di un territorio antico, che si plasma e si modifica all’ombra di un imponente vulcano ormai spento dall’incredibile bellezza. Il colore rosso rubino e la persistenza al palato ne fanno uno dei più intimi accompagnatori di pranzi e cene indimenticabili. Da trascorrere, rigorosamente, in compagnia per amplificarne il gusto.
LA TAVERNA, DOVE MANGIARE E BERE A “CHILOMETRO 0” IN COMPAGNIA
Si trova ai piedi del castello di Lagopesole questo tempio del gusto lucano, a conduzione familiare e nato in una vecchia cantina. La scelta dei vini e il relativo abbinamento con i piatti è delizioso, ma non è solo questo, unitamente alla sua posizione, a rendere speciale questo posto: il bello, infatti, è dato anche dalle serate “Sconosciuti a tavola” in cui i clienti singoli s’incontrano, abbandonando il cellulare nei propri cappotti, e facendo del “convivio” l’unica regola della cena.