Il profumo della Basilicata è buono. Sa di terra, di bosco, di sabbia… sa di campagna e di latte. Sa di vino e di sugo. Siamo abituati a sciogliere nel nostro piatti sapori e odori intesi, quasi senza rendercene conto perché abbiamo la fortuna di vivere in un posto in cui il cibo è genuino e profumato. Per celebrare l’enogastronomia lucana come merita, abbiamo chiesto a Francesco Bardi, sommelier originario di Potenza ma trapiantato a Milano, di segnalarci alcuni abbinamenti di pietanze e vino in modo che siano speciali per il palato e per l’umore. La nostra tradizione, insomma, servita con un guizzo di vivacità in più, e sempre nel solco delle tipicità lucane.
Ecco quindi, i consigli per una cena romantica o tra amici davvero “doc”. Non mancano le polpette fritte di baccalà, abbinate al Nibbio Bianco; né la crapiata materana purché accompagnata da un buon aglianico (scoprite qui, quale…); né i calamari agli agrumi, da gustare sorseggiando un buon bicchiere di Verbo bianco. E il primo? Ovviamente sono gli strascinati al ragù di suino nero ma esaltati da un Matematico 2019, delle cantine di Venosa.
La giornata di oggi, insomma, la regaliamo all’amore per il cibo e per il gusto: una passione così tipicamente lucana da essere imprescindibile. Dal Vulture al metapontino.