Ecco il collage di articoli di oggi:
- 10 cose da fare e vedere a Carbone
- Dal Bianco pregiato allo scorzone estivo, sua maestà il tartufo
- Filetto di podolica al tartufo bianco e Aglianico
- Torna la mostra mercato del tartufo bianco del Serrapotamo a Carbone
Un odore inebriante e persistente, terrigno ma con un forte sentore di “gas”: scava nelle narici producendo un senso di calda euforia simile all’ebbrezza. È il tartufo, considerato il più pregiato tra i prodotti della terra. Può essere venduto alle aste a prezzi esorbitanti e regna nelle cucine dei più ricercati chef stellati. E abbonda in Basilicata. Si raccoglie nei boschi e nelle valli dell’arco appenninico regionale, dal monte Paratiello, alle Dolomiti Lucane, fino al parco del Pollino. Una delle zone più ambite per la sua ricerca è la Valle del Serrapotamo, dove il sottosuolo nasconde anche il pregiato Tartufo bianco.
In estate, abbiamo lasciato fosse lo scorzone a ingolosirci (magari a Marsicovetere o a Castelmezzano), ma ora è il momento di gustare il tartufo bianco del Serrapotamo. Per farlo, c’è un evento imperdibile per tutti gli amanti del genere: la mostra mercato di Carbone che, quest’anno, si svolgerà dal 30 al 31 ottobre.
Mentre ci facciamo prendere per la gola e facciamo escursioni tra tartufaie e castagneti, ne approfittiamo anche per scoprire il paese di Carbone. È un luogo piccino, di appena 650 abitanti, ma vale ben più di una gita. Sorge a 600 metri di altitudine e domina la sponda sinistra del torrente Serrapotamo.
Si distende su ben due parchi nazionali, il Pollino e quello della Val D’Agri Lagonegrese. È in questo che risiede il suo maggiore fascino ma non l’unico elemento di interesse: basti pensare al Monastero di San Elia e Anastasio e alla grotta monastica, un’incredibile cavità scavata nella collina.
Concludiamo questo tour “aromatico” con una ricetta gustosissima: filetto di podolica al tartufo bianco. Per assaporare al meglio tutto il sapore di questo piatto, seguiamo il suggerimento del sommelier potentino Francesco Bardi accompagnandolo con un bicchiere di Aglianico del Vulture superiore di Eleano.