L’acqua in Basilicata ha sempre tracciato i percorsi. Nella storia, è stata la presenza di questo fondamentale elemento a scandire i momenti, i tempi e i luoghi dell’antropizzazione d’intere aree. La sua disponibilità è alla base di molte scelte, oggi come ieri. Laghi scomparsi hanno dato il nome a Lagopesole, frazione di Avigliano, con il suo stupefacente maniero, oppure conservano impressi i segni di momenti cruciali della preistoria, come ad Atella in cui l’orma di un elefante antico ha saputo raccontare molto dei metodi di caccia usati dai nostri antenati.
L’acqua è il bene più prezioso della nostra terra e quello di cui dobbiamo avere più cura. Ma è anche l’elemento che tesse la bellezza del nostro territorio in maniera più evidente tracciando percorsi dal fascino ineguagliabile. Per questo, oggi, vi conduciamo alla scoperta di un itinerario di cui è proprio il prezioso liquido il protagonista indiscusso. Tra passeggiate lungo i fiumi, acqua trekking, torrentismo tra gole e cascate oppure semplicemente immersione in ambienti umidi e rigeneranti in cui ascoltare le risate composte dei torrenti fra la vegetazione.
Lungo questo itinerario, potremo fermarci presso le fiabesche cascate di San Fele, con il nostro video del giorno, al centro – tra l’altro, proprio in questi giorni – di un’attenta azione di riqualificazione. Quindi, passiamo per Matera, dove l’estate può essere legata anche a momenti di grave siccità, come la letteratura ci insegna. Vi faremo emozionare per la scoperta del Palombaro Lungo, la “cattedrale dell’acqua”.
Infine, ci fermeremo per assaporare la qualità straordinaria delle fonti del Vulture nel nostro typiway. Le sorgenti fresche che dissetano e che, forse, custodiscono il segreto se non dell’eterna giovinezza, almeno della felicità.