di Sergio Palomba
Isa Grassano è giornalista e scrittrice. È originaria di San Mauro Forte ma è nata a Policoro nel 1972 ed è cresciuta a Matera.
Vive da anni a Bologna dove scrive articoli per diverse testate, tra cui “Donna Moderna” e “La Repubblica”, e libri, tra cui guide per Newton Compton e due romanzi “#amantidistanti” e “Un giorno sì l’altro no” per Giraldi Editore.
Quest’ultimo è ambientato proprio in Basilicata, tra le Dolomiti lucane, che è il luogo lucano che ama di più, dopo la città in cui è cresciuta.
Isa, se dovessi sintetizzare in poche parole la Basilicata, cosa diresti?
È una terra generosa, con un cielo azzurro come pochi, ospitale e accogliente.
Qual è il tuo identikit del Lucano?
È sicuramente una persona schiva e riservata, tuttavia quando acquisisce confidenza, diventa l’amico di tutti, ti spalanca le porte di casa come se ti conoscesse da sempre.
Come racconti, invece, la tua città?
Io sono cresciuta a Matera e per me è una città magica. Ogni volta che ci torno provo una sensazione di benessere, un’emozione che, nonostante sia una giornalista, non è facile descrivere. I suoi numerosi affacci sui Sassi generano sempre una straordinaria “vertigine culturale”.
Hai un altro luogo del cuore in Basilicata?
Le Dolomiti lucane: ci andavo spessissimo da ragazzina. Pietrapertosa e Castelmezzano, due dei borghi più belli d’Italia, mi piacciono talmente tanto che ho pensato di ambientarci un parte del mio ultimo libro, “Un giorno sì l’altro no”. Ho fatto fare il Volo dell’Angelo ad Arabella, la protagonista: una sensazione di libertà che tutti dovrebbero provare, almeno una volta nella vita.
Da lucana, cosa porti sempre con te, ovunque tu vada?
Porto sempre con me il cuore e il calore dei lucani, in questo sono inimitabili.
Dicci una buona ragione per venire in Basilicata…
È semplice: perché in Basilicata c’è tutto! Ci sono il mare, la montagna, i laghi, le città ricche di storia e di cultura e tanti borghi…
E una per tornare?
Si mangia bene. Adoro i peperoni cruschi, i salumi, le verdure. La Basilicata è una terra meravigliosa, puoi portare un lucano fuori dalla Basilicata ma mai la Basilicata fuori da un lucano.