Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a Paterno
Paese collinare a 640 metri di altitudine, Paterno è un tranquillo borgo di circa 3.000 abitanti all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese. Le origini del paese sono molto antiche e sembrano risalire al XII-XI secolo a.C., quando sull’altura abitavano i pastori transumanti della cultura appenninica. In tempi moderni, Paterno è stato parte di Marsico Nuovo fino al 1973, quando ha ottenuto l’autonomia comunale.
1. Scoprire il centro storico
Il centro storico di Paterno è piccolo ma suggestivo, perfetto da conoscere con una passeggiata. Tra vicoli, piazze, archi e giardini incontrerete i principali luoghi di culto del paese, tra cui la Chiesa di San Rocco, sulla collinetta del rione Raia e la Chiesa del Sacro Cuore con la sua piccola grotta di roccia in cui è collocata una statuetta in pietra raffigurante la Madonna. Non mancano anche, tra i vicoli del paese, affascinati palazzi storici che abbelliscono le strade del borgo, rendendo la visita un’esperienza speciale.
2. Visitare il Santuario di San Giovanni Evangelista (ex chiesa madre)
Tra le diverse chiese presenti a Paterno, vale la pena dedicare una visita a San Giovanni Evangelista: è il Santuario del borgo, originario del 1742 e costruito all’epoca con contributi in danaro, materiali e gratuita fornitura di manodopera specializzata e non di cittadini. In seguito al grande sisma del 1857 il Santuario andò quasi completamente distrutto, e solo l’abside originale è sopravvissuto fino ai giorni nostri, insieme all’icona della Madonna rimasta integra. Venne salvata e ristrutturata dopo il 1984.
3. Fare un’escursione alla “Sorgitora”
Con una escursione abbastanza semplice è possibile raggiungere un luogo di grande suggestione, la sorgente “Sorgitoria”. Si trova a 980 metri di altitudine, sgorga dai Monti della Maddalena e offre uno spettacolo particolare: nel tragitto sono osservabili le rocce calcaree che danno vita agli inghiottoi, fenomeni di carsismo tipici di questo tipo di ambiente. È un luogo privilegiato per lo studio del sistema di biodiversità, perfetta cornice per momenti di svago all’aria aperta.
4. Scoprire il Palazzo dell’Acquedotto
Il Palazzo dell’Acquedotto è una testimonianza del profondo legame storico e naturalistico tra Paterno e “le vie dell’acqua”. Sede storica di Acquedotto Lucano, il palazzo è caratterizzato da un caseggiato in stile razionalista e da una fontana in pietra locale, le cui acque sgorgano da bocche di leone scolpiti: una costruzione di grande fascino, perfetta per scattare una foto ricordo. L’opera conferì alla Basilicata una rete idrica efficiente: una portata di 7300 metri cubi di acqua al giorno, 300 chilometri di lunghezza, 29 centri serviti tra le province di Potenza e Matera.
5. Gustare i formaggi locali
Una delle produzioni più rinomate di Paterno sono i prodotti caseari, tutti da gustare (e acquistare) nei caseifici artigianali della zona. Come Caseificio Petruzzi, azienda a conduzione familiare che da oltre 90 anni lavora puro latte lucano creando formaggi gustosi e genuini secondo una tradizione che si tramanda di generazione in generazione. Oppure Caseificio Coiro, che da generazioni si impegna nell’attività casearia e ha reso il suo nome sinonimo di qualità. Presso entrambi potrete acquistare formaggi freschi e stagionati: da assaggiare, in particolare, il caciocavallo di Coiro e la petruzzella (mozzarella filata a mano) di Petruzzi.
6. Dormire nella natura
Vale la pena allontanarsi di circa 4 km dal paese per vivere l’esperienza di dormire in un’azienda agricola circondata dalla natura. La Masseria Aghìa si trova nella frazione di Pecci, e accoglie i suoi ospiti in una villa ricavata dalla ristrutturazione di un’antica casa colonica del 1700. Circondata da un parco di 12 ettari, la struttura mette a disposizione dieci camere arredate con mobili e decori d’epoca, pasti a base di cereali e verdure prodotte in loco, dolci e paste fatte in casa e grandi giardini dove rilassarsi passeggiando lungo le rive del fiume Aggia.
7. Passeggiare nel Parco Fluviale dell’Agri
Recentemente riqualificato, il Parco Fluviale dell’Agri è un angolo di natura piacevole che segue il corso del fiume Agri. Grazie al percorso ciclo-turistico è diventato un luogo piacevole dove potere fare lunghe passeggiate e pedalate in bicicletta, attraverso una ricca vegetazione costituita di pioppi, ontani, querce e salici. Con un po’ di fortuna sarà possibile avvistare l’airone cenerino o il picchio, mentre d’estate è possibile raccogliere more e frutti spontanei. Il percorso offre, inoltre, piccole aree perfette per il relax.
8. Assaggiare i prodotti de Il Mulino dei Sapori
Per una merenda golosa o una scorta da portare a casa di prodotti dolci e salate, raggiungete Il Mulino dei Sapori, antico forno a legna di. Amato per il pane e tutti i lievitati, comprese le pizze, preparati esclusivamente a mano e cotti nel forno a legna, il forno è anche specializzato nei biscotti della tradizione, ma ha anche una ricca selezione di prodotti dolci, comprese torte e prodotti di piccola pasticceria.
9. Scoprire la natura del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese
Paterno rientra nel territorio del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese, e proprio per questo è un buon punto di partenza per scoprire le bellezze del parco e le opportunità che offre, come trekking e percorsi in bicicletta o mountain bike. Per scoprire tutti i percorsi, le iniziative e le attività che si possono praticare nell’area del parco potete visitare la sede dell’Ente ufficiale, che si trova a Marsico Nuovo (8,8 km da Paterno) e chiedere alle Guide Ufficiali del Parco.
10. Visitare una Fattoria Didattica
Molte aziende eccellono nel settore dell’allevamento e della trasformazione delle materie prime di qualità del territorio, in particolare delle eccellenze casearie. Passare una giornata alla Fattoria Fiore, per esempio, vuol dire visitare le stalle e dare il latte ai vitellini, osservare i campi dove viene prodotto il foraggio per animali e orti, e avere la possibilità di partecipare, previa prenotazione, a laboratori didattici come la trasformazione dal latte ai formaggi e allo yogurt.