Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a San Fele
Nella parte nord-occidentale della Basilicata, San Fele è uno dei paesi più a nord della regione. Borgo di vocazione rurale, è abitato da circa 2.615 abitanti che vivono in case arroccate a 864 metri di altitudine configurate in una particolare forma a X. Ricordato per la presenza di uno dei maggiori santuari lucani, Santa Maria di Pierno, il paese è apprezzato anche per i suoi boschi e i monti Torretta (1071 metri) e Castello (937 metri).
1. Scoprire il centro storico
Una visita di San Fele non può che iniziare dalla scoperta del centro storico, ricco di edifici affascinanti e scorci suggestivi. Durante la vostra passeggiata potrete vedere i ruderi del castello fortezza (X secolo), monumenti interessanti come le numerose fontane dei quartieri – antico luogo di ritrovo cittadino, dove le donne lavavano i panni – chiesette e architetture civili. Tra tutte è di particolare interesse il Palazzo Frascella, costruito con materiali recuperati dai crolli causati da vari terremoti e particolare per la facciata, che riproduce l’aspetto di una antica chiesa romanica.
2. Visitare la chiesa madre
Santa Maria della Quercia, chiesa madre di San Fele, si trova nella zona più alta della città e venne costruita nel 1514 da artisti del luogo con materiale residuo di crolli del castello e delle mura. La Cupola, invece, venne aggiunta 1754 e il 1757 da discepoli della scuola di Vanvitelli, ed è dominata dall’alto campanile. All’interno conserva pregevoli opere artistiche, tra cui alcune tele seicentesche, diverse sculture e un antico crocifisso ligneo a grandezza d’uomo.
3. Ammirare il Santuario di Santa Maria di Pierno
Appena fuori dal paese potete visitare una delle badie più importanti della Basilicata: è il Santuario di Santa Maria di Pierno, costruito intorno al XII secolo e diventato nei secoli un importante centro di incontro religioso dove si sono succeduti monaci benedettini. La badia si erge su un altopiano di 960 metri ed è un angolo di grande pace dove ancora si svolgono le funzioni e, in particolare, si celebrano alcune importanti feste religiose sanfelesi.
4. Visitare la Casa di San Giustino
San Fele è particolarmente legata a San Giustino de Jacobis, nato proprio nel borgo nel 1800: missionario, si dedicò soprattutto all’Africa nord orientale e all’Etiopia, di cui è santo patrono. Per conoscere meglio la sua storia potete visitare la Casa di San Giustino, luogo di nascita del santo. Si trova di fronte alla chiesa dell’Annunziata, nella parte occidentale di San Fele, ed è stata recentemente restaurata diventando meta di pellegrinaggi religiosi. Le reliquie del santo, invece, sono conservate all’interno della chiesa madre.
5. Assaggiare la cucina locale
La cucina tipica di San Fele è un concentrato di genuinità, caratterizzata da preparazioni casarecce come la pasta fresca fatta in casa condita con prodotti locali come funghi e salsiccia fresca, da secondi di carne e da dolci artigianali. Potete avere un assaggio dei sapori tipici raggiungendo La Locanda del Bosco in Località Monte Pierno: dal 1973 la trattoria porta avanti la passione per la buona cucina e per le tradizioni lucane non ancora dimenticate. In tavola, piatti che seguono la stagionalità e i sapori locali, tra cui gli strascinati con peperoni cruschi e mollica o con funghi, pomodorini e salsiccia fresca, antipasti di salumi e formaggi locali e ottime carni alla brace.
6. Dormire in paese
Per alloggiare nel borgo, San Fele mette a disposizione dei viaggiatori diverse soluzioni alberghiere in base alle varie esigenze. Ci cerca un alloggio indipendente e completo di cucina può optare per gli alloggi proposti da La Costa del Sole, una struttura diffusa che propone varie case vacanza nel cuore della cittadina. Ristrutturati recentemente e completi di tutti i comfort, i tre appartamenti offrono un’ampia vista panoramica della vallata. Su richiesta, gli ospiti possono usufruire di un servizio di guide turistiche per visitare l’intera area.
7. Fare trekking alle Cascate di San Fele
L’attrazione naturalistica più importante del borgo sono le Cascate di San Fele, formatesi naturalmente lungo il corso del torrente che scorre a fondo valle. L’idea di far conoscere quello prezioso angolo di natura si deve ai cittadini, che alcuni anni fa hanno ripulito le vie di accesso alle cascate e hanno costituito l’associazione U Uattënniérë per valorizzare il territorio. Grazie a loro il sito è diventato, in pochi anni, uno dei luoghi naturalistici più visitati della Basilicata. L’itinerario completo si dipana per 8 km ed è suddiviso in diversi percorsi di diversi livelli di difficoltà.
8. Passeggiare nei boschi
Il paesaggio che circonda San Fele è caratterizzato da un patrimonio boschivo di grande valore, ricco di sorgenti d’acqua e con un sottobosco che produce fragole e funghi. Passeggiate piacevoli sono possibili presso il Bosco di Santa Croce o il Bosco Squadro, entrambi attraversati da sentieri e arricchiti da aree per camping e picnic. Lungo le mulattiere avveniva la transumanza, antica abitudine di migrare con le greggi nel periodo estivo che viene ancora celebrata, a inizio giugno, con la caratteristica Festa della Transumanza.
9. Ammirare il belvedere dal Monte Castello
Un’altra bella passeggiata è quella che porta fino al belvedere in cima al Monte Castello, uno dei due rilievi che abbracciano San Fele. Raggiungibile abbastanza facilmente seguendo un sentiero che parte dalla sommità del paese, il belvedere panoramico si trova proprio sulla vetta del monte, e permette di ammirare una vista mozzafiato sia sul borgo sottostante, sia su tutta la vallata, in cui spicca ben evidente la sagoma del Monte Vulture.
10. Partecipare alla festa per San Giustino de Jacobis
Tra le varie celebrazioni e feste organizzate a San Fele per i suoi santi, una delle più sentite dalla popolazione è la festa di San Giustino de Jacobis il 30 luglio. Per celebrare il santo nativo del borgo i cittadini si radunano intorno alla statua, che viene poi portata attraverso le vie del paese in una tradizionale processione. Terminata la parte religiosa, la festa prosegue con manifestazioni artistiche, stand gastronomici e fuochi pirotecnici.