Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a San Costantino Albanese
Incastonata tra i monti a 650 metri di altitudine, San Costantino Albanese è un prezioso scrigno di cultura. Tra i borghi arbëreshe della Basilicata è quello dove è rimasta più viva l’antica origine albanese dei 621 abitanti che popolano il paese. Qui ancora si conservano le funzioni religiose del rito Greco-Bizantino, ed è ancora viva la cultura degli esuli che giunsero nel 1534, in seguito all’occupazione dell’Albania da parte dell’impero Ottomano, e che mantennero i costumi, le manifestazioni tradizionali, l’apparato folklorico e le consuetudini di vita che caratterizzavano l’identità del gruppo etnico.
1. Visitare l’Etnomuseo della Cultura Arbëreshe
Per approfondire la conoscenza del retaggio culturale di San Costantino Albanese potete visitare l’Etnomuseo della Cultura Arbëreshë. Nel centro storico, all’interno di un edificio costruito nella seconda metà del 1800, il museo si sviluppa su due piani e l’esposizione comprende una serie di oggetti appartenenti alla cultura arbëreshe, tra cui attrezzi da lavoro pastorale, strumenti per la lavorazione del latte e per la tessitura e utensileria domestica, tutti esposti all’interno di bacheche opportunamente illuminate. Non manca anche una mostra dei costumi tradizionali più belli.
2. Scoprire le chiese, i santuari, e il rito greco-bizantino
Un luogo particolarmente importante per il borgo è il Santuario della Madonna della Stella, edificato intorno al 1600. Eletto a Santuario Diocesano nel maggio 2022, si trova poco distante dal centro storico, immerso tra cerri e ulivi, e all’interno è affascinante per una serie di affreschi seicenteschi e per l’icona della Madonna della Stella. Interessante anche una visita alla chiesa madre, architettonicamente molto pregevole: dedicata a San Costantino il Grande, risale agli inizi del 1600, è in stile barocco ed è impreziosita da bellissime icone. Qui le funzioni religiose sono celebrate con il rito Greco-Bizantino, e sono quasi interamente cantata in lingua arbëreshe.
3. Partecipare alla Festa della Madonna della Stella
Uno degli eventi più caratteristici del borgo è la Festa della Madonna della Stella, la seconda domenica di maggio. Per l’occasione vengono creati i Nusazit, pupazzi pirotecnici di cartapesta a grandezza naturale che vengono accesi come segno di buon auspicio. I pupazzi sono caratteristici con i costumi arbëreshë, e rappresentano una donna, un pastore, due fabbri e un diavolo, oltre a un cavallo con cavaliere, anch’esso pieno di petardi, che viene acceso in piazza la sera della vigilia della festa. La giornata prosegue poi con processoni religiose e festeggiamenti vari.
4. Assaggiare i Taralli
Agli stand della festa, e in ogni altra sagra tipica del borgo, potete assaggiare i taralli, biscotto tipico di San Costantino Albanese che è stato riconosciuto come prodotto PAT. Prodotto da forno tipico della cultura arbëreshe, viene preparato con farina, acqua, sale e semi di finocchio selvatico, un impasto lavorato e steso rigorosamente a mano per poi essere assottigliato e intrecciato su piani di legno. In paese hanno una forma allungata, che ricorda il tre romano (III).
5. Ammirare i murales
Tra le piacevoli vie del paese, in piazza Vittorio Veneto, troverete una serie di murales realizzati dall’artista locale Enzo Schillizzi, scomparso nel 2009 e molto amato dai suoi concittadini. I dipinti murali in piazza raccontano vari aspetti del retaggio arbëreshë, tra cui scene di vita quotidiana e domestica, tradizioni, costumi e alcuni episodi storici dell’esodo del popolo albanese verso l’Italia. Di recente, sempre in piazza Vittorio Veneto, è stato realizzato un murales sulla Madonna della Stella e i “Nusazit” dall’artista Vincenzo Blumetti.
6. Provare la cucina locale
A San Costantino Albanese si trovano due ristoranti-pizzerie: il Tri Kartuçe il Grottino e, poco distante dall’abitato, in Località Torretta, il ristorante Ulliri dell’albergo Skanderberg. Sono i luoghi per scoprire la particolare cucina del borgo, un interessante mix di ricette lucane e di tradizioni arbëreshë. A dominare la tavola salumi e formaggi artigianali, pasta casereccia condita con sughi gustosi e l’immancabile carne alla brace, la tradizione più tipica del paese.
7. Dormire in agriturismo
San Costantino Albanese rientra nel Parco Nazionale del Pollino: alloggiare nel borgo vuol dire anche avere la possibilità di scoprire una natura rigogliosa e incontaminata. Per chi vuole dormire in agriturismo, la scelta è vasta: nei pressi del paese si trova l’Agriturismo Petrosa mentre a Conserva e Martorino si trovano gli agriturismi Conserva del Pollino, Acacia e Piano Martorino. In tutte le strutture sono a disposizione degli ospiti camere accoglienti immerse in ambienti di rara bellezza naturalistica, da cui partono tanti sentieri per fare trekking tra gli alberi o in alta montagna, e tutti hanno ottimi ristoranti di cucina tradizionale.
8. Divertirsi al Parco Avventura
A pochi minuti dall’abitato si trova il Pollino Outdoor Park, uno dei più grandi parchi avventura dell’Italia meridionale con i suoi percorsi che portano a camminare in altro tra le cime degli alberi. In tutta sicurezza e dotati di imbracatura, caschi e moschettoni, potrete scegliere tra 7 percorsi di varia difficoltà, 3 dedicati ai bambi e 4 agli adulti, che potranno scegliere il verde con altezza massima di 4,5 metri da terra, il blu, con pedane ad altezza massima di 5 metri da terra, il rosso, con altezza variabile e con difficoltà medio-alta e il viola formato da sole carrucole tirolesi, lunghe e panoramiche.
9. Provare il Volo dell’Aquila
Per i più coraggiosi San Costantino Albanese propone un’attività mozzafiato: il Volo dell’Aquila. Si tratta di un vero e proprio volo panoramico agganciati a una struttura composta da cavi sospesi nel vuoto, una sorta di deltaplano che vi farà sfrecciare nel cielo proprio come rapaci. Il veicolo a quattro posti detto Aquila, a cui sarete agganciati in tutta sicurezza e dotato di appoggi per mani e piedi, vi trainerà fino alla stazione a monte, per farvi tornare a valle con un volo vertiginoso.
10. Scoprire la Casa Parco il Museo dell’Etno–botanica
Per conoscere meglio la natura del Pollino, ma anche i beni storici, artistici e culturali del territorio, potete visitare la Casa Parco: si trova in paese, precisamente in via Chicca, e ospita diverse mostre ed esposizioni. All’interno potrete trovare in particolare il Museo dell’Etno-botanica, dove sono catalogate le varie erbe del parco, ma anche esposizioni dei Nuzasit in miniatura, un diorama che racconta la flora e la fauna del parco e una mostra fotografica delle tradizioni religiose, degli usi e dei costumi di San Costantino Albanese.