di Agnese Ferri
La Val D’Agri è mutevole. Lo è per via della sua estensione, con i suoi bordi sospesi tra l’argilla dei calanchi e le vette delle sue montagne, e lo è con il giro delle stagioni. Verde d’estate, bianca d’inverno, è il luogo perfetto per chi ama lo sport, l’avventura e immergersi nella natura. Ma è anche un luogo di fede: il Santuario della Madonna Nera, protettrice delle Genti Lucane, attira ogni anno sulla vetta del Sacro Monte di Viggiano circa 200mila persone in pellegrinaggio dalla Basilicata e dalle regioni limitrofe, al punto che i Cammini si candidano a diventare Patrimonio dell’Umanità Unesco. A raccontarci tutto questo è il sindaco di Viggiano, Amedeo Cicala.
Viggiano è storia, panorami, musica… Se volessimo pensare a un itinerario attraverso la città, come potremmo immaginarlo?
«Abbiamo investito molto sul settore turistico. Grazie all’apertura dell’info point, gestito ottimamente da uno staff di guide qualificate, abbiamo potuto finalmente garantire la proposta di un’offerta organica per i visitatori. In questo senso, i dati degli ultimi 15 mesi dimostrano che il nostro centro storico, le aree di culto e le strutture sportive hanno aumentato molto la loro potenza attrattiva e il loro fascino. Tutto questo, ovviamente, consente al tessuto economico degli albergatori, dei ristoratori, degli artigiani e dei commercianti in generale di trarne beneficio».
La città e i suoi dintorni sono il luogo ideale per gli amanti dello sport, sia indoor che outdoor. Ci racconta che cosa si può fare qui?
«La nostra Cittadella dello Sport è diventata un punto di riferimento per gli sportivi e gli appassionati di tutto il meridione d’Italia. Abbiamo il sostegno dei numeri per dirlo: il polo sportivo è dotato di strutture all’avanguardia. La piscina semiolimpionica, dotata di palestra e area fitness di ultima generazione all’interno, consente a tanti ragazzi di allenarsi potendo contare sul comfort assoluto anche d’inverno. Il “Palavejanum”, recentemente intitolato con cerimonia ufficiale al grande Pietro Mennea, è teatro di grandi eventi di dimensione regionale e nazionale. L’attività settimanale del palazzetto è molto intensa, tantissime associazioni sportive lo richiedono per il calcio a 5, il basket, il volley e il tiro con l’arco. L’offerta sportiva prosegue con il Centro Federale Territoriale Figc, oramai location abituale dei ritiri pre-stagionali delle squadre di calcio professionistiche e semiprofessionistiche. Non finisce qui: è possibile giocare a tennis e a padel all’interno di strutture di ultima generazione. In conclusione, una cosa è certa: coloro che amano lo sport a Viggiano non possono annoiarsi».
Viggiano è immersa nella natura: neve d’inverno, il fresco dei boschi d’estate… quali sono le novità di quest’anno?
«La Montagna Grande rappresenta senza alcun dubbio la “bomboniera” dello scenario paesaggistico e naturale della Val d’Agri. Un’oasi di armonia, bellezza e tranquillità in cui è possibile rigenerare il corpo e l’anima in ogni periodo dell’anno. Ricordiamo ad esempio la stagione sciistica dello scorso inverno: più di trentamila presenze per i nostri impianti sciistici e per le strutture ricettive dell’intero comprensorio. In più, è opportuno ricordare le numerose attività all’aperto che si svolgono in estate e nel periodo primaverile: pensiamo in particolar modo al Festival Musicale “La Montagna Grande incontra i Suoni del Sud Italia” e le escursioni a cavallo alla scoperta dei Cammini dei Popoli Lucani al Sacro Monte di Viggiano. Anche le nostre aree naturalistiche rappresentano una continua scoperta per i turisti e per gli appassionati».
Viggiano è anche la “Capitale spirituale” della Basilicata: a maggio e settembre, le celebrazioni in onore della Madonna Nera, protettrice della Basilicata, portano qui migliaia di pellegrini: non è un caso che abbiate candidato i Cammini al Sacro Monte a patrimonio Unesco. Se dovesse raccontare l’atmosfera di quei giorni a chi non li ha mai vissuti?
«Il clima di festa di quei giorni racconta fedelmente l’identità e la storia millenaria di un culto che unisce tutte le Genti Lucane. All’interno di questo contesto, è opportuno sottolineare la forza della fede di centinaia di camminatori che scelgono di intraprendere un vero e proprio cammino spirituale partendo da varie zone della Basilicata e dalle regioni limitrofe per raggiungere la vetta del Santuario. La riscoperta di questa rara ed antichissima tradizione è stata una delle motivazioni portanti che ci hanno spinto ad accettare la difficile sfida della candidatura de “I Cammini dei Popoli Lucani al Sacro Monte di Viggiano a Patrimonio dell’umanità Unesco”. Non possiamo dimenticare, inoltre, il clima di grande entusiasmo che si crea in relazione alle celebrazioni civili in onore alla Madonna del Sacro Monte: nel corso della prima settimana di settembre, il nostro comune viene letteralmente “invaso” da circa 200mila persone tra devoti, turisti e semplici appassionati. Si tratta, numeri alla mano, di una delle feste più importanti del sud Italia. Tutto questo, anche grazie a un format rinnovato che coinvolge artisti nazionali e internazionali di prima qualità».
Siamo nel cuore della Val D’Agri. Possiamo immaginare un “Sistema Val D’Agri” in termini turistico-culturali? E cosa può aspettarsi chi visita questi luoghi?
«La Candidatura Unesco ha proprio questo obiettivo: unire le forze per valorizzare al meglio le bellezze storiche, artistiche e culturali che l’intero comprensorio può vantare. Dobbiamo dire che, grazie al contributo di un grande comitato promotore, siamo riusciti a mobilitare le migliori energie culturali e scientifiche del nostro territorio. Coloro che visitano la Val d’Agri possono aspettarsi un territorio ricco di storia e cultura con un popolo pronto ad accettare la sfida dell’accoglienza, dell’ospitalità e dell’integrazione».