Pino Oliva è un artista poliedrico. Grafico, pittore, illustratore e fumettista, nasce a Matera nel 1965, il 4 agosto. Sarà per questo che ama l’estate, soprattutto quella che trascorre sulla vicina costa jonica materana, elemento peraltro ricorrente nei suoi racconti visivi. Con in tasca una laurea in giurisprudenza, lavora nell’immagine da 30 anni ed espone le sue opere puntualmente in Italia e all’estero: Siena, Perugia, Dubai, Valencia, Bombay, Montecarlo, Portofino ma vive e lavora nella sua Matera.
Se dovessi descrivere in poche parole la Basilicata, quali useresti?
La Basilicata è una terra magica, incantata. Penso che questi due aggettivi bastino per descriverla.
E il lucano com’è?
Il lucano è una persona perbene. Sempre due parole: per bene.
E Matera? Come la racconti?
Io la città l’ho vissuta nelle sue varie fasi degli ultimi 50 anni. La mia città è serena, a misura d’uomo, in cui si vive bene, interessante dal punto di vista storico e umano.
Tu, poi, hai voluto raccontarla in più modi: nei tuoi quadri, nei tuoi fumetti, oltre che con le parole…
Un artista deve guardarsi intorno. Io amo la mia città, e qui ci vivo, e racconto (anche) la mia città nei miei quadri, se pure in una forma completamente diversa. Sono sempre stato dell’idea che gli artisti debbano raccontare se stessi e quello che vedono. Altrimenti, come diceva il maestro Franco Battiato, tra l’artista e l’opera si crea una “relazione apocrifa”.
Oltre a Matera, esistono altri luoghi lucani che porti nel cuore?
Tantissimi, a partire dalla costa jonica materana: Metaponto, Policoro, San Basilio e fino alle aree interne di Matera e Potenza. Pietrapertosa mi piace moltissimo così come sono molto legato ad Accettura o Tricarico.
Quali di questi ha finito con l’essere ricorrente nella tua arte?
La costa jonica, che amo tantissimo e che dipingo spesso e che ho raccontato nei miei fumetti. Sono luoghi che trasmettono serenità e che hanno colori unici, splendidi, particolari: vi invito a osservarli, a prestarci attenzione guardando i cieli della nostra terra.
Sempre più spesso organizzano tue mostre in Italia e non solo: a cosa non riesci a rinunciare di lucano quando sei fuori?
Sinceramente io mi adatto a tutto, vivo in modo molto semplice, per cui quando mi capita di essere lontano mi mancano gli amici e ovviamente la famiglia.
E a tavola? A cosa di lucano difficilmente riesci a rinunciare?
Alla pasta e rape, alla pasta al forno, ai peperoni cruschi o alle olive fritte, ai nostri vini come l’Aglianico o il Primitivo: non sono un “mangione” ma mi piacciono le cose buone.
Una buona ragione per venire in Basilicata?
Venite in Basilicata perché è ricca di storia e di tradizione, perché c’è poca gente in giro se pure in un territorio vastissimo. È più facile gustarsi i paesaggi, respirare aria buona. Qui puoi mangiare molto bene.
E una per tornare?
Venite a vivere in Basilicata perché scoprirete una terra meravigliosa. E poi i lucani sono brave persone. E si mangia bene, eh!